Il paesaggio religioso in forte mutazione
Le due grandi confessioni hanno perso terreno in Svizzera, mentre aumenta notevolemente la proporzione delle persone senza appartenenza.
Il censimento 2000 mostra inoltre che le religioni minoritarie sono progredite, in particolare l’Islam.
Nel 1970, il 95% della popolazione svizzera dichiarava di appartenere ad una delle due principali comunità confessionali.
Nel 2000, cattolici e protestanti rimangono nettamente maggioritari in Svizzera, ma non rappresentano più che rispettivamente il 33 e il 41,8% della popolazione, stando a quanto scaturisce da uno studio pubblicato martedì dall’Ufficio di statistica che si basa sui risultati del censimento del 2000.
Gruppi religiosi minoritari in aumento
Nel 1970, solo lo 0,7% della popolazione aveva dichiarato di appartenere ad altre confessioni di quella protestante o cattolica. Vent’anni dopo, questa percentuale era salita al 3,7%, mentre nel 2000 si è attestata al 7,1%.
I musulmani sono il gruppo più folto: nel 1990 costituivano il 2,2%, mentre nel 2000 il 4,3%, pari a 310’807 persone. L’aumento è stato forte soprattutto nei grandi centri urbani e in Svizzera tedesca.
Questa comunità è composta soprattutto da stranieri (88,3%) provenienti principalmente dai paesi dell’ex Iugoslavia (56,4%) e dalla Turchia (20,2%). Per quanto concerne l’aspetto dell’integrazione linguistica, da rilevare che se nel 1970 solo un musulmano su 10 diceva di utilizzare come idioma principale una delle lingue nazionali, nel 2000 la percentuale era quasi del 50%.
Tra gli altri gruppi minoritari, da menzionare ancora la chiesa ortodossa (1,8%), gli induisti (0,4%), i buddisti (0,3%), gli ebrei (0,2%), nonché altre comunità (0,1%).
Cresce il numero dei “senza religione”
Fenomeno praticamente inesistente trent’anni or sono, oggi più di una persona su dieci (l’11,1% per la precisione) afferma di non appartenere a nessuna religione.
I “senza religione” hanno generalmente una formazione elevata e vivono in maggioranza nelle città. Nei centri con più di 100’000 abitanti, costituiscono più del 20% della popolazione, con un picco del 31,4% a Basilea Città.
Inoltre, una coppia su cinque non dichiara alcuna appartenenza religiosa per i propri figli. Una proporzione, questa, più che raddoppiata negli ultimi 30 anni.
Da rilevare, infine, che le frontiere confessionali tendono ad attenuarsi, complici anche i matrimoni misti, che sembrano ormai non spaventare più nessuno: il 17% delle famiglie è infatti composto da persone di religione cattolica e protestante.
swissinfo e agenzie
Lo studio pubblicato dall’Ufficio federale di statistica s’intitola “Le comunità religiose in Svizzera: grandi differenze demografiche-sociali”.
Il 75% della popolazione svizzera è cattolica o protestante.
I “senza religione” sono l’11,1%.
Il 4,4% appartiene ad altre chiese cristiane.
I musulmani sono il 4,3%, ossia 310’807 persone.
Gli ebrei sono lo 0,2%.
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