Il Premio svizzeri dell’estero 2007 a due benedettini
I monaci benedettini del convento di Engelberg Urs Egli e Gerold Neff sono stati premiati per l'impegno che da oltre 50 anni prodigano in favore dei poveri in Camerun.
Il Premio degli svizzeri all’estero è stato istituito nel 2001 dalla sezione internazionale del Partito liberale radicale.
Urs Egli e Gerold Neff hanno molte cose in comune: coetanei ottantenni, i due benedettini del monastero di Engelberg sono attivi da oltre 50 anni come missionari ad Otélé, in Camerun.
Ora insieme condividono anche il Premio per gli svizzeri dell’estero 2007, che è stato loro consegnato venerdì a Winterthur.
“Il Premio mi rallegra perché significa che il nostro impegno umanitario in Camerun è stato riconosciuto in Svizzera”, dice Urs Egli a swissinfo.
Raggiante, Gerold Neff aggiunge: “Non ho mai pensato che un giorno avrei ottenuto un tale onore”.
Impegno straordinario
I due monaci sono stati prescelti da una giuria di sette membri per il loro straordinario impegno in favore del miglioramento delle condizioni di vita dei poveri del Camerun.
“Grazie a loro molte persone hanno trovato un lavoro. Inoltre il progetto di costruzione di fontane “L’eau c’est la vie”, lanciato da Padre Urs Egli, permette di approvvigionare di acqua potabile oltre 300’000 persone. Fratello Gerold Neff, dal canto suo, è attivo sin dal 1965 come padre spirituale presso le prigioni sovraffollate di Yaoundé, dove fornisce conforto ai prigionieri”, si legge nella motivazione della giuria.
L’attestato con il titolo di “Svizzero all’estero dell’anno” è stato consegnato dal consigliere nazionale Markus Hutter, presidente della sezione internazionale del Partito liberale radicale.
I due vincitori entreranno a far parte del “Club onorario dei promotori degli svizzeri e delle svizzere all’estero” e riceveranno una somma di 10’000 franchi.
“Una parte di questi soldi andrà ai giovani apprendisti falegnami della scuola professionale da me fondata. Un’altra parte sarà destinata ai detenuti della prigione di Yaoundé dei quali mi occupo”, spiega Gerold Neff a swissinfo.
Altri sviluppi
Quinta Svizzera
Carte da visita per la Svizzera
La consigliera nazionale argoviese Christine Egerszegi, anch’essa membro del partito liberale radicale (PLR), ha ringraziato Urs Egli e Gerold Neff “per tutto il bene che si prodigano a fare”, augurandosi che il loro operato possa servire da esempio per altri.
La deputata ha definito gli svizzeri e le svizzere all’estero una carta da visita per il paese. Con il loro impegno i due cittadini rossocrociati residenti in Camerun hanno contribuito a coniare un’immagine positiva della Quinta Svizzera. “Ne traiamo profitto anche noi svizzeri in patria”, ha affermato Egerszegi.
Vite in un libro
Della laudatio per entrambi i premiati si è occupata la scrittrice Rosemarie Keller che ha più volte reso visita ai due missionari e ne ha descritto l’attività fatta di mille sfaccettature in un libro intitolato “Tausend Brunnen, Engelberger Benediktiner in Kamerun” (“Mille fontane, benedettini di Engelberg in Camerun”).
“Nelle prigioni di Yaoundé e nei villaggi, la gente quando li vede dice loro ‘mon père’: un ruolo che i due benedettini hanno assunto fino in fondo”, riassume la Keller.
swissinfo, Renat Künzi a Winterthur
(traduzione: swissinfo, Anna Passera)
L’obiettivo del premio degli svizzeri all’estero è quello di sostenere l’azione dei cittadini elvetici che vivono al di fuori delle frontiere rossocrociate e di promuoverne il riconoscimento.
Attribuita dalla sezione internazionale del Partito liberale radicale, l’onoreficenza gratifica delle personalità o istituzioni che si sono prodigate in modo straordinario in favore dei connazionali all’estero.
Il vincitore è scelto da una giuria formata da sette persone. Fra loro anche due membri del PLR.
Originario del canton Lucerna, Urs Egli è partito in missione a Otélé nel 1955.
In Camerun ha riorganizzato diverse scuole e diretto la costruzione di importanti vie di comunicazione.
Ha promosso la coltivazione di piante da olio a basso fusto per evitare molti decessi di giovani che durante le raccolte cadono dalle altezze vertiginose delle palme. È inoltre attivo nel potenziamento del ruolo della donna nella società.
Il suo fiore all’occhiello è il progetto “L’eau c’est la vie”, che ha permesso di costruire un migliaio di fontane.
Falegname di formazione, Gerold Neff è originario dell’Appenzello. Dal 1952 è missionario in Camerun.
Ad Otélé ha diretto numerosi lavori di falegnameria nell’ambito della costruzione di ospedali, scuole, seminari, chiese. Ha inoltre partecipato all’edificazione del convento di Mont Fébé, presso Yaoundé.
Gli sta particolarmente a cuore la formazione di apprendisti. Sul Mont Fébé ha creato una scuola professionale che ora è riconosciuta a livello statale.
Dal 1965 Neff fornisce conforto spirituale presso la prigione centrale di Yaoundé. Un carcere sovraffollato presso il quale si occupa in particolare dei condannati a morte.
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