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La Neuveville: chiesa o caffè teatro?

Solo un tettuccio amovibile col nome del teatro - La Tour de Rive - indica che non si entra più in un tempio swissinfo.ch

Il tempio ugonotto della cittadina bernese, vetusto e troppo grande per la comunità evangelica, è stato trasformato in caffè teatro nel 2002.

Il pastore protestante di La Neuveville, Maurice Devaux, spiega come si è arrivati ad allestire degli spettacoli all’interno del tempio.

swissinfo: Pastore Devaux, perché avete deciso di usare il tempio come sala da teatro?

Maurice Devaux: Il tempio non aveva più alcuna utilità, vi si facevano ogni tanto dei concerti o delle manifestazioni che necessitavano di spazio, ma ormai da una ventina d’anni la parrocchia aveva deciso di non più celebrarvi il culto.

L’edificio è stato costruito nel 1720 all’interno delle mura della Neuveville. Ha una forma particolare, è una cosiddetta chiesa dei Predicatori e conta all’incirca 600 posti. Sul territorio del comune c’è però un’altra chiesa, più piccola (180 posti) che ha una storia molto lunga, visto che la prima menzione data dell’866.

Per restaurare la Blanche Église, la parrocchia ha speso 2,5 milioni di franchi. Non era dunque più possibile trovare anche il denaro necessario ad un tempio che non veniva più usato, perché era troppo grande e perché era vetusto. Inoltre, l’edificio, uno dei rari esempi di architettura del genere, avrebbe potuto essere restaurato solo nello spirito delle origini, perché gode della protezione della Confederazione.

swissinfo: La comunità ha comunque deciso di non vendere il tempio, ma semplicemente di darlo in gestione ai responsabili del caffè teatro…

M.D.: Non l’abbiamo venduto, è vero, ma sarebbe stato difficile farlo. Visto che era protetta, la chiesa non poteva essere modificata.

Del resto il fatto di sapere che il tempio poteva essere recuperato ha aiutato la gente a superare le proprie remore. Abbiamo un contratto di 10 anni e, se lo desideriamo, in seguito possiamo ritrasformare la chiesa in luogo di culto.

È un’ipotesi poco probabile perché si dovrebbero spendere delle somme ingenti per rendere praticabile un tempio che è decisamente troppo grande per il numero di parrocchiani che abbiamo.

swissinfo: Come siete riusciti a creare un teatro senza modificare la struttura architettonica?

M.D.: Tutti gli elementi tradizionali del culto, il pulpito, la croce, ecc. sono ancora al loro posto. Per creare il caffè teatro si è realizzata una struttura amovibile in legno che nasconde tutto ciò. All’interno non si percepisce più un’atmosfera da chiesa. Le vetrate, per esempio, sono illuminate, ma sono visibili solo dall’esterno.

Certo non è stato semplice arrivare a questa soluzione. Da un lato le imposizioni dell’organizzazione per la protezione dei monumenti limitavano il tipo d’intervento e dall’altra è stato necessario convincere i vecchi Neuvevillois che sono stati battezzati in questo tempio, confermati in questo tempio, sposati in questo tempio, a lasciare la loro chiesa a delle manifestazioni laiche.

swissinfo: E a lei come pastore non è dispiaciuto destinare il tempio a manifestazioni non religiose?

M.D.: No, non mi ha creato particolari problemi, perché non si può fare qualsiasi cosa all’interno del tempio. È un caffè teatro, ma non ci saranno degli spogliarelli o degli spettacoli che tendono ad una qualsivoglia forma d’amoralità. L’abbiamo fissato in un contratto e uno dei nostri consiglieri parrocchiali fa parte del comitato di gestione del caffè teatro.

Certo, per me sarebbe difficile pensare ad una chiesa trasformata in discoteca o in moschea. Anche se è diventato un caffè teatro, esteriormente l’edificio resta chiesa e ne conserva il simbolismo. Non siamo arrivati agli estremi olandesi, non ci sono degli uffici o un supermercato nella nostra chiesa.

swissinfo: Come valuta l’esperienza della sua comunità? Crede che altri potrebbero prendervi ad esempio in Svizzera?

M.D.: La nostra è un’esperienza positiva, anche se La Neuveville, con due chiese protestanti per 3’500 abitanti è un’eccezione. La maggior parte dei villaggi ha una sola chiesa, quando ne ha una. Certo, il problema si porrà nelle città, dove gli edifici sacri sono più numerosi.

Ad ogni modo, penso che in Svizzera il problema non sia così acuto. Ci sono sempre dei periodi di alti e bassi. È vero, le Chiese tradizionali stanno attraversando un periodo difficile dal punto di vista finanziario, ma posso assicurare che in un villaggio come la Neuveville, la gente continua a volere un funerale, un matrimonio, un battesimo, una confermazione, anche se è vero che per far sedere le persone intenzionate a partecipare al culto domenicale non è più necessaria una chiesa da 200 posti.

Intervista swissinfo, Doris Lucini

1720: si costruisce il tempio ugonotto alla Neuveville
1988: la comunità evangelica finisce di restaurare l’altra chiesa del villaggio e decide di non più celebrare il culto nel tempio
2002: dopo essere stato usato per manifestazioni saltuarie e come deposito di materiale, il tempio viene trasformato in caffè teatro
Il tempio è rimasto di proprietà della comunità evangelica della Neuveville

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