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Una scuola per due culture a Gerusalemme

L'inizio di una coesistenza arabo-ebraica? (Jerusalem Foundation) RTS

Da Israele e Palestina non giungono soltanto rumori di guerra, ma anche qualche piccolo segnale di speranza.

Una scuola mista arabo-ebraica a Gerusalemme conosce un successo crescente. L’antenna svizzera cerca fondi per sviluppare questa iniziativa di pace.

La “Jerusalem Foundation” di Zurigo ha deciso di sostenere un importante progetto di coesistenza tra israeliani e palestinesi: il Centro di educazione arabo-ebraica di Gerusalemme. A tale scopo, la Fondazione, presieduta dall’ex-sindaco di Zurigo Josef Estermann, cerca donatori. L’ha fatto sapere durante una conferenza stampa, giovedì, a Zurigo.

Nel 1997, l’organizzazione arabo-israeliana “Hand in Hand” fondò a Gerusalemme il Centro di educazione arabo-ebraica, che gestisce uno straordinario progetto: una scuola per bambini ebrei ed arabi che, in classi miste, imparano da insegnanti appartenenti alle due culture.

È un’istituzione assolutamente unica, poiché nell’attuale sistema scolastico israeliano gli allievi arabi ed ebrei frequentano classi separate e ricevono l’insegnamento nelle rispettive lingue.

Sempre più allievi

Lo scopo perseguito dal Centro è quello di promuovere una migliore comprensione tra ebrei ed arabi mediante la scolarizzazione comune, con l’uso comune delle due lingue sia nell’insegnamento, sia nella libera espressione degli scolari.

E nonostante l’Intifada, l’esperimento ha riscosso un crescente successo: dalla sua fondazione, il Centro ha registrato un tasso d’incremento degli scolari del 20 per cento all’anno.

Attualmente il Centro di educazione arabo-ebraica comprende un asilo e quattro classi di scuola elementare di 25 allievi ciascuna. «L’ambiente scolastico è improntato ad un’allegra animazione» – ha detto Erika Gideon-Wyler, membro del consiglio della Fondazione – «tutte le pareti sono coperte di disegni dedicati al tema della coesistenza».

La lingua per capirsi

L’impegno contemporaneo di due insegnanti delle due lingue in ogni classe, che insieme spiegano le materie di studio, nonché il poter leggere e parlare nelle due lingue indifferentemente, «è già un primo passo verso l’impedimento delle incomprensioni e l’eliminazione degli stereotipi».

Anche la direzione della scuola ed il corpo insegnante mostrano un alto livello di motivazione e d’impegno. «Non è soltanto un progetto» – ha sttolineato il presidente della Fondazione, Josef Estermann – «ma anche un piccolo ma incoraggiante pezzo di realtà».

«I rappresentanti dei genitori degli scolari si esprimono in modo entusiastico» – ha aggiunto Erika Gideon-Wyler – «felici di poter dare ai loro figli, con questo programma scolastico rivoluzionario, la possibilità di un’educazione multiculturale». L’unica difficoltà – ha aggiunto – che però fa felice i bambini, è che il programma deve essere svolto nonostante la scuola rispetti tutte le festività arabe, ebraiche e cristiane.

Fondi per costruire un nuovo edificio

Secondo Estermann, «questa scuola ha una vera prospettiva di crescita». E per far fronte a tale prospettiva, si è reso assolutamente necessario il suo ampliamento mediante la costruzione di un più grande centro scolastico nella zona Sud di Gerusalemme.

Il nuovo complesso costerà 3,3 milioni di dollari, per trovare i quali la Fondazione zurighese fa appello a quanti, in Svizzera, vogliano contribuire al sostegno di questo importante progetto di coesistenza.

«È un progetto rivoluzionario» – ha detto ancora Estermann – «che si avvale di un lavoro pionieristico che non rappresenta soltanto un nuovo orientamento multiculturale nella scuola».

Esso potrebbe infatti cambiare il sistema scolastico in Israele, facendolo diventare una vera scuola multiculturale per una società multiculturale. «Un progetto chiave di riforma per una scuola che pratichi l’integrazione invece della separazione».

swissinfo, Silvano De Pietro, Zurigo

Un esperimento unico per la tolleranza fra giovani ebrei ed arabi.

Le classi sono rigorosamente miste. Anche la direzione è bicefala, araba ed ebrea.

La scuola vuole trasmettere i valori di eguaglianza, tolleranza e comprensione reciproca.

Attualmente la scuola comporta due edifici, uno a Gerusalemme e uno in Galilea. L’edificio di Gerusalemme è frequentato da 123 allievi. La domanda è molto forte e la crescita del 20% ogni anno.

La scuole è finanziata nella misura del 75% dallo Stato e del 25% da doni privati.

Il Centro di educazione arabo-ebraica è stato fondato nel 1997
Attualmente comprende un asilo e quattro classi di scuola elementare di 25 allievi ciascuna

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