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Quando Piazza federale diventa la piazza del mercato

La grande piazza davanti al Palazzo federale a Berna si trasforma, due volte a settimana, in un mercato. Vi si trova di tutto: crauti della Gübertal, formaggio vacherin di Friburgo, pane cotto nel forno a legna, prosciutto. Ogni tanto si incontra anche un ministro svizzero che compra una rara mela cloche.

Piazza federale è un importante punto d’incontro ai margini della città medievale di Berna, annoverata tra i patrimoni mondiali dell’umanità dell’UnescoCollegamento esterno. È la cornice di epici festeggiamenti, ad esempio quando la squadra della città, lo Young Boys, vince il campionato di calcio. Vi si tengono anche dimostrazioni politiche o vi si schiera la guardia d’onore durante importanti visite di Stato.

Dove i consiglieri federali comprano le mele 

Qui, nel pomeriggio di ogni martedì e sabato, da oltre 130 anni c’è il mercato. Non importa che tempo faccia o quale sia la temperatura, è sempre visitato da centinaia di persone. 

Oltre ai bernesi, alcuni parlamentari sono clienti abituali. Di tanto in tanto anche qualche consigliere federale (i ministri del governo svizzero) ci va di persona per comprare una mela per uno spuntino.

E naturalmente ci sono anche molti turisti da tutto il mondo, attirati dalla maestosità del luogo. 

Banconote o spiccioli?

Uno dei venditori è l’agricoltore Walter Stettler che gestisce un’azienda agricola con la moglie e il figlio a nove chilometri dalla città. Oltre a dedicarsi alla frutticoltura, alleva mucche, pecore e cavalli.

La famiglia vive esclusivamente delle vendite dirette dei propri prodotti nei mercati e nel proprio negozio presso la fattoria. In un sabato soleggiato Stetter può riuscire a vendere oltre 700 chilogrammi di mele sulla Piazza federale.

Oltre alle condizioni meteorologiche, a influire sulle vendite è il giorno di paga. “Se i clienti hanno già il salario sul conto, acquistano molto di più e pagano con banconote di grosso taglio anziché spiccioli”, dice Stattler.


Progetto ‘The Sounds of…’

Questo articolo fa parte del progetto ‘The Sounds of…” dei nostri media partner Polskie RadioCollegamento esternoRadio Canada InternationalCollegamento esternoRadio Romania InternationalCollegamento esterno e Radio PrahaCollegamento esterno. Queste redazioni hanno realizzato dei video che propongono uno sguardo nelle stazioni ferroviarie in Polonia, Canada, Romania e Repubblica Ceca.

Altri sviluppi

Hala Mirowska è uno dei più grandi mercati di Varsavia. È stato costruito all’inizio del XX secolo. L’edificio che lo ospita è stato bombardato durante la Rivolta di Varsavia nel 1944. 

Ricostruito nel 1950, è tornato alla sua funzione originale di mercato e oggi è un luogo dove le differenti generazioni si incontrano.  È anche un luogo frequentato da molti turisti che cercano prodotti regionali polacchi tradizionali come crauti, barbabietole, panna acida, funghi, miele, erbe, formaggio affumicato e insaccati. 

C’è anche una grande sala moderna e “chic”, ma il vero fascino appartiene alla parte vecchia del mercato. 

Altri sviluppi

Il Rašin-Kai sulla Moldava, a pochi passi dal centro storico di Praga, attira ogni sabato gli amanti di prodotti freschi e locali. Il profumo del cibo, la musica, i venditori urlanti, … È un ambiente che invita tanto gli autoctoni quanto i turisti a passeggiarvi tra la folla e le bancarelle. 

Il numero di mercati, a Praga, negli ultimi anni è costantemente aumentato. Ce ne sono ormai una ventina ogni settima un po’ ovunque nella capitale, che fanno rivivere una tradizione scomparsa sotto il regime comunista. 

Altri sviluppi

Il mercato “Matache Măcelaru” si trova a pochi minuti a piedi dalla  stazione principale di Bucarest, la stazione Nord. Si trova all’incrocio tra Calea Griviței e Calea Buzești, il luogo preferito da mercanti e commercianti alla fine del XIX secolo.

Uno di loro era il macellaio Loloescu Matache che iniziò la sua attività nel 1879, dopo la guerra d’indipendenza della Romania, dando il via alla costruzione della famosa Matache Hall, che è stata recentemente demolita. 

Allora il mercato si trovava alla periferia della città. Nel 1948 divenne “Ilie Pintilie”, un mercato statale che prese il nome da un ex leader comunista rumeno. Anche il più grande mercato della città, nel quartiere “Drumul Taberei”, ha portato per diverso tempo il nome di un altro politico comunista, Alexandru Moghioros. 

Dopo la caduta del comunismo è stato ribattezzato con il nome del direttore d’orchestra Sergiu Celibidache. Indipendentemente dal nome, resta il mercato preferito dagli abitanti del quartiere.

Altri sviluppi

Il mercato Jean Talon, fondato a Montreal nel 1933 in onore del primo governatore della Nuova Francia, è uno dei più importanti mercati nordamericani. È aperto tutto l’anno. I suoi visitatori – più di 2,5 milioni nel 2018 – vi comprano frutta, verdura, erbe e fiori portati dagli agricoltori locali la cui fattoria si trova generalmente a un raggio di 40 o 50 chilometri dal mercato. 

Situato nel quartiere “Petite Italie”, questo mercato multiculturale si distingue per l’abbondanza dell’offerta dell’agricoltura biologica e dei prodotti del territorio del Québec. Queste “scene di vita” sono state registrate tra la fine dell’estate e il Natale del 2018. 

Traduzione, Zeno Zoccatelli

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