TF: “no” alla trasmissione di dati bancari alla Russia
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Nel contesto attuale, non vi è motivo di trasmettere informazioni bancarie alla Federazione russa. Lo ha stabilito il Tribunale federale accogliendo il ricorso di persone coinvolte in una richiesta di assistenza amministrativa in materia fiscale presentata da Mosca.
(Keystone-ATS) La Russia voleva ottenere informazioni sui conti bancari detenuti in Svizzera da una società russa, i cui beneficiari economici avevano in parte legami con l’Ucraina. La richiesta risale al 2018.
Un anno dopo l’Amministrazione federale delle contribuzioni aveva concesso l’assistenza. Decisione poi confermata Tribunale amministrativo federale (TAF) tre giorni prima dell’invasione russa all’Ucraina del 24 febbraio 2022.
Chiamato ad esprimersi, il Tribunale federale (TF) aveva deciso di sospendere la proceduta in considerazione delle misure e delle sanzioni adottate nei confronti di Mosca. Vista l’assenza di sviluppi positivi, l’esame del dossier è stato ripreso nel novembre 2023.
In una sentenza pubblicata oggi, la seconda Corte di diritto pubblico del TF ha accolto il ricorso dei detentori della società. La decisione si basa su una clausola contenuta nella convenzione contro le doppie imposizioni in vigore tra Svizzera e Russia, che consente di rifiutare di fornire informazioni la cui comunicazione sarebbe contraria all’ordine pubblico.
Nel caso in questione, dopo l’aggressione contro l’Ucraina, la Federazione russa non è più membro del Consiglio d’Europa né parte contraente della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Inoltre, è stata sospesa dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
In queste condizioni, non si può escludere che l’arsenale legislativo russo venga utilizzato per limitare l’esercizio dei diritti umani. Dare seguito alla richiesta di assistenza amministrativa avanzata da Mosca non fornirebbe le garanzie necessarie, soprattutto perché le informazioni richieste riguardano anche cittadini ucraini, sottolineano i giudici di Mon Repos.
Il rifiuto pronunciato oggi dal TF non impedisce alla Russia di presentare in futuro una nuova richiesta di assistenza. Questa sarà esaminata alla luce della situazione che si presenterà in quel momento, precisa il tribunale.
(decisione 2C_219/2022 del 30 gennaio 2025)