Differenze salariali uomo-donna: il 7,7% inspiegato, dato stabile
(Keystone-ATS) Date le medesime premesse – ad esempio livello di formazione, professione e grado gerarchico nell’azienda – le donne nel 2016 in Svizzera hanno guadagnato il 7,7% in meno degli uomini, un dato immutato negli anni. Lo indica oggi l’Ufficio federale di statistica (UST).
Lo studio dell’UST, intitolato “Analisi delle differenze salariali tra donne e uomini sulla base della rilevazione svizzera della struttura dei salari (RSS) 2016”, disponibile in tedesco e francese, considera i dati forniti tre anni fa da 37’000 imprese dei settori secondario e terziario, che complessivamente occupavano 1,7 milioni di persone. I risultati sono rappresentativi delle condizioni salariali di 3,5 milioni di dipendenti. L’indagine viene realizzata ogni due anni.
Misurato quale valore medio, il salario mensile lordo per un equivalente a tempo pieno delle donne ammontava a 6491 franchi; quello degli uomini a 7946. Ciò corrisponde a una differenza del 18,3%. Nel settore privato le donne hanno guadagnato il 19,6% in meno degli uomini; in quello pubblico la differenza a sfavore delle prime ammontava al 16,7%.
Misurato invece quale valore mediano (il 50% del campione ha un valore superiore, l’altra metà inferiore) per l’insieme dell’economia, il salario lordo delle donne rappresentava 5908 franchi, quello degli uomini 6786. In termini mediani la differenza tra i due sessi è inferiore, pari al 12,9%.
Il 44% dello scarto salariale inspiegabile
Di questa differenza, il 55,9% può essere spiegato con fattori come ad esempio età, anzianità di servizio, livello di formazione, stato civile, livello gerarchico nell’impresa, dimensioni dell’azienda, settore economico e regione geografica. Tuttavia il 44,1% rimane inspiegato. Questa quota è rimasta immutata nel tempo. Espresso in altri termini quel 44,1% del 2016 dice che, “date qualifiche uguali, le donne guadagnano in media il 7,7% in meno degli uomini”, scrive nel rapporto l’UST.