Lancio iniziativa popolare per migliorare approvvigionamento medico
(Keystone-ATS) L’approvvigionamento medico deve essere garantito in Svizzera. Un comitato di cittadini – composto da medici, farmacisti e droghieri – ha lanciato oggi a Berna un’iniziativa popolare in tal senso. A suo avviso, è urgente agire per la sicurezza della popolazione.
L’iniziativa, denominata “Sì alla sicurezza dell’approvvigionamento medico”, intende intervenire contro la penuria di farmaci importanti. Attualmente, in Svizzera, mancano circa 1000 diversi prodotti. La pandemia di Covid-19 ha pure rivelato che a volte i laboratori non possono fornire del materiale, ad esempio per i test.
Medicinali necessari per le cure di base (per es. antibiotici) sono oggi fabbricati quasi esclusivamente in Asia, in particolare in India e in Cina, deplorano i promotori dell’iniziativa. Inoltre, anche in periodi normali, le aziende con sede in questi Paesi non costituiscono fornitori affidabili.
Tali problemi, secondo gli iniziativisti, sono imputabili principalmente alla pressione massiccia sui prezzi dei medicamenti e di altri beni medici. La conseguenza è che tale prodotti non sono più fabbricati in Svizzera o nei Paesi europei vicini.
L’amministrazione federale ha sì preso delle misure, ma ciò non basta. Per migliorare l’approvvigionamento, il testo mira a creare una competenza federale al posto di quella delle 26 autorità cantonali. La pandemia ha mostrato come il federalismo abbia raggiunto i suoi limiti per quanto riguarda la sicurezza del rifornimento in beni medici.
Vuole inoltre rafforzare il sito economico svizzero, sia che si tratti della ricerca, dello sviluppo, della produzione o dello stoccaggio. Chiede infine di realizzare catene logistiche affidabili con l’estero.
All’origine di questa iniziativa figura un’ampia alleanza di 16 associazioni e organizzazioni della comunità medica, dei farmacisti, dei droghieri, dei laboratori medici, delle organizzazioni dell’industria e della logistica farmaceutica, nonché delle organizzazioni di protezione dei consumatori e degli ambienti della ricerca scientifica.
Gli iniziativisti incominceranno la raccolta delle 50 mila firme necessarie per la riuscita del testo il 4 aprile presso oltre 3’000 farmacie, drogherie, studi medici e aziende attive nel settore della salute.