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Proteggersi contro i raggi solari in montagna è fondamentale

In montagna è fondamentale ripararsi dai raggi solari, ricorda la Lega contro il cancro (foto rappresentativa d'archivio) KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) D’inverno in montagna bisogna proteggersi indossando vestiti adeguati, un copricapo e occhiali da sole, nonché applicando sulla pelle una crema solare che difenda dai raggi UVA e UVB.

Questi alcuni consigli forniti dalla Lega contro il cancro, che ricorda come i raggi siano particolarmente intensi in altitudine e quando c’è neve.

Basti pensare che ogni 1’000 metri di altitudine l’intensità dei raggi UV aumenta all’incirca del 10%, mentre la neve riflette fino al 90% della luce del Sole, ricorda l’organizzazione di utilità pubblica in una nota odierna.

Il freddo e le nuvole spesso ci fanno sottovalutare l’intensità dei raggi solari, ma anche in quel tipo di giornate fino all’80% dei raggi dannosi oltrepassa la coltre di nubi e ci raggiunge, avverte la Lega contro il cancro. Inoltre, dopo i primi mesi invernali la pelle è estremamente sensibile.

I danni provocati dai raggi UV sono la causa principale dell’insorgere del cancro della pelle. Ogni anno in Svizzera circa 2’700 persone si ammalano di melanoma e circa 320 ne muoiono, mette in guardia la Lega contro il cancro.

Oltre a indumenti adeguati, una crema solare con fattore di protezione di almeno 30, nonché una protezione per le labbra, l’organizzazione mantello ricorda che quando si acquistano occhiali da sole o da sci è importante accertarsi che abbiano l’etichetta CE con la dicitura “100% protezione UV fino a 400 nanometri”, idealmente con lenti marroni o grigie.

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