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VS: Briga, protesta contro Infantino per operai morti

Contestazione nel suo luogo di nascita per Gianni Infantino. KEYSTONE/EPA/NOUSHAD THEKKAYIL sda-ats

(Keystone-ATS) Tre cartelloni giganti sono stati fatti circolare oggi a Briga (VS), dove è nato Gianni Infantino, per chiedere al presidente della Fifa di risarcire le migliaia di lavoratori migranti sfruttati per il Mondiale di calcio in Qatar e le famiglie di quelli morti.

Lo afferma un comunicato di Avaaz, movimento impegnato nella difesa dei diritti umani e altre sfide globali che ha promosso l’azione. I tre cartelloni recitavano: “Infantino: i tuoi famigliari sono stati migranti. Migliaia di persone come loro sono state vittime di questo Mondiale. Risarcimenti subito”.

Per la direttrice legale di Avaaz, Bieta Andemariam, “contrariamente alla promessa di Infantino di ‘restaurare l’immagine della Fifa’, questo Mondiale è stato un disastro dal punto di vista umanitario”. E il presidente, aggiunge Andemariam citata nella nota, “non si mostra in alcun modo pentito e non sta facendo praticamente nulla per aiutare le vittime o le loro famiglie, nonostante la sua organizzazione stia guadagnando miliardi dal torneo. Francamente, tanta freddezza e avidità sono una vergogna”.

Una coalizione di organizzazioni si è mobilitata per chiedere alla Fifa risarcimenti in relazione ai lavoratori migranti che hanno sofferto durante i lavori di preparazione della Coppa del mondo di calcio 2022, attualmente in corso di svolgimento, creando un fondo dotato di 440 milioni di dollari, l’equivalente del montepremi in denaro distribuito durante il Mondiale.

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