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UBS ricompra obbligazioni emesse appena venerdì

UBS si sente sufficientemente forte per rinunciare a certi titoli. KEYSTONE/AP/MICHAEL PROBST sda-ats

(Keystone-ATS) UBS vuole ricomprare debito appena emesso: la banca ha proposto oggi di riacquistare obbligazioni subordinate – cosiddette bail in, quelle che vengono convertite in capitale proprio quando un istituto ha problemi – emesse la settimana scorsa, precisamente venerdì.

Si tratta di titoli per 1,5 miliardi di euro al tasso fisso di 4,625% con scadenza nel 2028 e per 1,25 miliardi di euro al 4,750% con scadenza nel 2032, emerge da un comunicato diffuso oggi. L’istituto propone ora di tornare in possesso dei valori in questione, pagando rispettivamente il 99,932% (prima obbligazione) e il 99,518% (seconda).

La banca “ha deciso di lanciare questo esercizio come risultato di una valutazione prudente dei recenti sviluppi e dell’impegno a lungo termine dell’emittente nei confronti dei suoi investitori creditizi”, si legge nella nota.

Come noto nell’ambito dell’acquisizione di Credit Suisse resa nota domenica la Confederazione si è impegnata a sopportare parte delle eventuali perdite dell’operazione e attraverso la Banca nazionale svizzera (BNS) ha garantito una enorme linea di credito alle due entità.

Nella prima mezz’ora di negoziazione in borsa i titoli di Credit Suisse e UBS appaiono oggi ballerini: il primo ha oscillato fra -2% e un +2%, il secondo fra -1% e +3%.

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