Un nuovo re nel regno del tennis
La vittoria di Rafael Nadal nell'intensa finale di Wimbledon ha segnato la fine di un capitolo: Roger Federer non è più il re incontrastato del tennis mondiale, sottolinea la stampa elvetica. Non è però il momento di parlare del tramonto di un campione.
«Il re di Wimbledon ha dovuto liberare il suo trono», scrive l’editorialista sportivo del Blick all’indomani della sconfitta di Roger Federer, vincitore nel 2007, nella finale del torneo di Londra (6-4, 6-4, 6-7, 6-7, 9-7).
«Nadal detronizza Federer a Wimbledon», commenta la Basler Zeitung, per la quale il re della terra battuta è ora l’assoluto sovrano anche sull’erba. «Lo spagnolo non è mai stato così in forma come quest’anno», aggiunge.
Nadal, rammenta il Blick, è il terzo giocatore della storia, dopo Rod Laver e Björn Borg, ad aver vinto nello stesso anno Roland Garros e Wimbledon.
Per il quotidiano ticinese La Regione, l’analisi della partita di domenica – «una delle più spettacolari ed intense della storia» – è semplice: Nadal ha vinto siccome quest’anno è più forte di Federer e perché, ancora una volta, è stato più bravo al momento di gestire le palle decisive.
Un nuovo numero uno
Roger Federer è passato dal ruolo di cacciatore a quella di preda, si legge su Le Matin, che parla della «morte di un campione». È quindi logico, sostiene il quotidiano romando, che Nadal «rubi» il posto di numero uno che lo svizzero occupa da oltre quattro anni.
Lunedì mattina, rincara Le Temps, Federer non è più il miglior giocatore del mondo. «Non si tratta ancora di un declino – aggiunge la Tribune de Genève – ma piuttosto di una ridistribuzione dei ruoli al vertice».
Tra i due tennisti sussiste una «rivalità affascinante», osserva la Berner Zeitung: se non ci fosse Nadal, Federer sarebbe già da parecchio tempo il giocatore più premiato della storia del tennis.
A differenza di quanto dice la classifica mondiale, Federer è tuttavia soltanto il secondo migliore al mondo, ritiene la Basler Zeitung, che annuncia un imminente «cambio della guardia».
La fine di Federer?
Mentre alcuni giornali parlano della «fine di un’era», altri sottolineano che l’epoca di Federer è lungi dall’essere al termine.
Per il Tages Anzeiger si tratta semplicemente della «fine di un capitolo». Il tennista elvetico è in effetti «troppo motivato, troppo talentuoso, troppo forte, troppo in forma e troppo orgoglioso» per gettare la spugna.
Per evitare di rimenere all’asciutto nei tornei del Grande Slam per la prima volta dal 2002, rammenta il giornale zurighese, a Federer rimangono tuttavia solamente gli US Open. Anche Steffi Graf – rammenta fiducioso il Tagi – ha perso cinque tornei di fila nella stagione 1990/1991 dopo aver vinto otto tornei del Grande Slam su nove; in seguito ha vinto ancora 13 tornei maggiori.
«I veri sportivi guardano sempre avanti», sottolinea il Corriere del Ticino, per il quale Federer può già sognare un modo per riscattarsi: il titolo olimpico a Pechino.
swissinfo, Luigi Jorio
• Nato nel 1981.
• Al primo posto della classifica ATP dal febbraio del 2004.
• 55 titoli, 12 in tornei del Grande slam.
• Partite contro Nadal: 6 vittorie, 12 sconfitte.
• Nato nel 1986.
• Numero due della classifica ATP.
• 29 titoli, 5 in tornei del Grande slam.
• Partite con Federer: 12 vittorie, 6 sconfitte.
Il record relativo al maggior numero di trofei conquistati a Wimbledon è detenuto dal tennista americano Pete Sampras, vincitore sull’erba londinese a sette riprese.
Björn Borg e Roger Federer condividono invece il primato del maggior numero di titoli consecutivi: l’ex campione svedese e l’attuale numero uno mondiale si sono imposti a Wimbledon per cinque volte di seguito.
Assieme a Stefan Edberg, Pat Cash e Borg, Federer è uno dei pochi tennisti ad essersi aggiudicato il torneo londinese sia nella categoria Juniores che in quella Senior.
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