USA: declino servizi segreti, troppi incarichi dopo l’11/9
(Keystone-ATS) Il Secret Service, corpo d’élite che ha la responsabilità della sicurezza del presidente degli Stati Uniti, negli ultimi tempi ha fatto una serie di pericolose gaffe. Ma questo è dovuto anche al fatto che dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 all’America gli sono stati affidati numerosi altri incarichi che hanno messo alla prova la sua resistenza “fino al limite e, a volte, anche oltre”.
Lo afferma un rapporto del Dipartimento per la sicurezza interna citato dal Washington Post, che riferisce anche problemi di budget e di prepensionamenti che hanno privato l’agenzia di elementi con un bagaglio di preziosa esperienza.
Agli agenti del Secret Service, descritti in molti film di Hollywood come angeli custodi pronti a morire per difendere l’uomo più potente del mondo, scrive il Post, negli ultimi 13 anni sono state affidate responsabilità come il controllo delle folle ad importanti eventi sportivi e altre occasioni simili considerate a rischio terrorismo, e anche un ruolo guida contro le cyber-minacce al sistema finanziario Usa. E mentre prima dell’11 settembre l’agenzia garantiva la sicurezza del presidente, del suo vice e di altre 15 persone, ora ne protegge 27.
Allo stesso tempo, il budget dell’agenzia è stato invece sempre più compresso. Tutti elementi che hanno portato a terra il morale del personale e anche ad un indebolimento della disciplina che ha prodotto lo scandalo che nel 2012 ha coinvolto una decina di agenti che nei giorni prima di un vertice in Colombia mentre preparavano l’arrivo del presidente si portavano delle prostitute in hotel.
Oppure la vicenda dello scorso febbraio quando un uomo sparò contro la Casa Bianca con un fucile di precisione colpendo le finestre degli appartamenti presidenziali e il Secret Service se ne accorse solo cinque giorni dopo. E ancora l’incredibile vicenda dell’intruso armato di coltello che a settembre è arrivato fin nel cuore della Casa Bianca, o quella di pochi giorni prima quando gli agenti dell’agenzia hanno inconsapevolmente consentito che un pregiudicato, armato di pistola, entrasse in un ascensore con Barack Obama, nel corso di una visita a Atlanta.
Sulla scia di questi episodi, l’agenzia ha cambiato tre direttore nell’arco di due anni. “Non siamo più un team da Super Bowl come una volta, ha affermato un ex supervisore dell’agenzia citato dal Post. Tuttavia il Secret Service si dice fiducioso di essere in grado di imparare dai propri errori. Anche perché, come sottolinea il suo portavoce Brian Leary, “è fuori dubbio che l’ambiente sicurezza oggi deve affrontare sfide diverse”.
