Da Rotenboden, la penultima stazione della ferrovia del Gornergrat, il sentiero verso la capanna del Monte Rosa è inizialmente ben segnalato
(foto e testi: swissinfo, Marzio Pescia)
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L'avventura inizia con una lunga traversata di un ripido pendio a ridosso dei ghiacciai.
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Il sentiero "sorvola" un mare di ghiaccio...
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Tra crepacci e passaggi delicati, si attraversano due ghiacciai e la morena da loro generata.
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A queste quote, i fiori devono fare i conti con il manto nevoso già a metà agosto.
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Un'ultima arrampicata verso l'isola di roccia che ospita il rifugio.
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Il tragitto diventa confuso: le bandierine rosse ad indicare la via si fanno sempre più rare.
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Finalmente, a 2795 metri, ecco la capanna. Vetusta e scricchiolante ma, dopo quattro ore di cammino, tanto bramata.
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Tra gli ospiti, una folta delegazione di spagnoli. Ma non mancano inglesi, russi, olandesi, cechi, italiani, tedeschi, americani e ...qualche svizzero.
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Il tramonto offre panorami sublimi sul ghiacciaio del Gorner e, sullo sfondo, semi-coperto dalle nubi, sua maestà il Cervino.
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Un paesaggio per sognare...
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Da Rotenboden al vecchio rifugio del Monte Rosa: una "passeggiata" poco adatta a chi soffre di vertigini.
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