Vietnam: cerimonia per 50 anni massacro My Lai
(Keystone-ATS) Una cerimonia per commemorare il massacro di My Lai, di cui ricorre il cinquantesimo anniversario, si è tenuta oggi nel villaggio divenuto il simbolo delle atrocità commesse dagli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam.
Oltre un migliaio di persone si sono riunite nella località dove il 16 marzo 1968 un’unità di soldati americani uccise 504 civili disarmati nel corso di una missione in cui si aspettavano di incontrare un gruppo di guerriglieri Vietcong. Il massacro fu portato alla luce un anno dopo dall’inchiesta di Seymour Hersh, contribuendo a scatenare un dibattito nazionale sul ruolo degli Usa in una guerra che già si trascinava da anni.
Durante la cerimonia, Dang Ngoc Dung – alto funzionario della provincia in cui si trova My Lai – ha descritto quelle uccisioni di massa come un tipico caso “dei crudeli crimini commessi da forze ostili e aggressive”, senza nominare esplicitamente gli Stati Uniti. Il funzionario ha aggiunto che il Vietnam intende però concentrarsi sulla costruzione di un futuro di pace e felicità, invece che soffermarsi sul passato. All’evento è stata anche fondata l’organizzazione non-governativa My Lai Peace Foundation.
Le relazioni diplomatiche tra Vietnam e Stati Uniti – ristabilite nel 1995 – sono ora in buona salute. Gli Usa sono uno dei principali partner commerciali dei vietnamiti, che negli ultimi anni hanno anche mostrato interesse in migliori rapporti strategici e di difesa, anche per controbilanciare l’influenza della Cina nella regione.