A Friburgo, la Sarinia tutela le tradizioni
Le associazioni studentesche una reliquia del passato? Niente affatto, per i loro soci, che si divertono molto. Stéphanie Borcard e Nicolas Métraux da oltre un anno fotografano la Sarinia di Friburgo, in un linguaggio visivo che fa eco alle tradizioni difese dai membri con i berretti e la fascia tricolore.
Amicizia, Scienza e Virtù: sono i tre valori fondamentali della SSS (Società degli studenti svizzeri), simboleggiati dai tre colori , il bordeaux, il bianco e il verde. Oggi conta settanta sezioni distribuite in licei, università e alte scuole di tutto il paese. A Friburgo, vero baluardo delle associazioni studentesche in Svizzera, ve ne sono undici.
Tra di esse, la Sarinia, società accademica mista, di lingua francese. Fondata a Friburgo il 2 novembre 1895, è nata dalla scissione dell’associazione Romania in due sezioni distinte: da un lato i tedescofoni, dall’altra i francofoni. Alla sua testa c’è una donna: Lea “Esmeralda” Barrachini, studentessa di giurisprudenza di 22 anni.
Per vedere all’opera i membri, basta scendere le scale che portano al caveau del Café du Tunnel a Friburgo il mercoledì sera. Sono lì, giovani donne e uomini, seduti con una birra in mano. Canti e discussioni echeggiano tra le pareti della taverna a volte, in stile medievale.
Prima di poter indossare il tricolore, il novizio passa attraverso la fase di “Fuchs” (volpe). Poi, dopo un rituale di passaggio ben preciso, diventa “Bursch” (ragazzo) e può far parte del comitato che assegna il nomignolo (o “vulgo”) ai nuovi membri, in base al loro carattere, la loro fisionomia ed i loro interessi.
Stringere forti legami tra i membri – giovani o meno giovani – è fondamentale. La Sarinia è una sorta di famiglia, la cui genealogia è basata sulla… birra. Dall’adesione alla società, ogni membro sceglie una madre o un padre di birra, di solito un Bursch. Tra i suoi ruoli vi è quello di sostenere il figlio o la figlia di birra come un amico(a) negli studi.
Quindi, entrare “in società” (come si dice) è un po’ come entrare “nella religione”, anche se il riferimento al cristianesimo non è più così forte come nel 19° secolo. Ma chi accetta i colori, li porterà per tutta la vita e dovrà sottomettersi a certe regole, come quella del “Bierkomment”, il codice del saper bere, il cui rispetto contraddistingue il nobile festaiolo dal triste ubriacone.
Orgogliosa del suo illustre passato (ha fornito al paese quattro ministri nel 20° secolo), la Sarinia oggi conta solo una quindicina di membri attivi (reclutati principalmente alla facoltà di diritto) e confessa che non vi sono code di candidati alla sua porta. Tuttavia, secondo un’altra membra della società, “molte persone hanno una visione distorta non solo da certe voci che circolano, ma anche da alcune delle nostre pratiche che potrebbero essere male interpretate. È un peccato, perché le persone che non vengono in una società mancano un’esperienza degna di essere vissuta”.
(Foto e didascalie: Stéphanie Borcard e Nicolas Métraux )
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