Addio sogni di gloria!
Al St. Jakobpark di Basilea, la Turchia ha sconfitto 2-1 la nazionale elvetica. Dopo questa seconda disfatta, la squadra di Köbi Kuhn è ormai tagliata fuori dai quarti di finale.
I gloriosi proclami di qualche mese fa – “Giochiamo per vincere l’Europeo” – sono tristemente naufragati martedì sera nel fango del St. Jakobpark. La Svizzera, ancora una volta poco efficace negli ultimi trenta metri come sabato contro la Cechia, è infatti stata eliminata dal “suo” Europeo, sconfitta dalla Turchia.
Come il Belgio nel 2000, la Svizzera è la seconda squadra di un paese organizzatore degli Europei ad essere eliminata al primo turno. E oggi come otto anni fa sono stati ancora una volta i turchi ad infrangere i sogni del paese organizzatore. Nel 2000 la Turchia sconfisse 2-0 la nazionale di casa nella terza partita. Allora fu Hakan Sukur, autore di due reti, a sancire l’eliminazione del Belgio. Oggi i giustizieri della Svizzera si chiamano invece Sentürk e Arda.
Derdiyok al posto di Streller
I primi venti minuti scorrono via senza emozioni. Le due squadre sembrano volersi studiare, senza prendere troppi rischi. Sia la Svizzera che la Turchia si presentano con una formazione rimaneggiata rispetto alla prima partita. L’attacco elvetico è inedito, con il 19enne Eren Derdiyok al posto di Marco Streller e Hakan Yakin in sostituzione dell’infortunato capitano Alexander Frei.
La pioggia, che inizia a cadere in abbondanza pochi minuti dopo il fischio d’inizio, trasforma rapidamente il St. Jakobpark in una specie di piscina. Una partita di pallanuoto? No, ma poco ci manca. Il terreno è certamente indegno per una partita di un torneo di questo livello.
Il pallone prende strane traiettorie e ogni passaggio rasoterra si ferma dopo pochi metri, provocando sudori freddi ai giocatori dei due schieramenti.
Il primo pericolo alla porta difesa da Demirel arriva da Yakin al 23′. Due minuti più tardi, su punizione, Barnetta costringe il portiere turco a una deviazione in calcio d’angolo. Al 28′ primo grosso rischio per la Svizzera, con un palo colpito da un giocatore turco.
Al 31′ Yakin sblocca il risultato su passaggio di Derdiyok, smarcatosi benissimo. Grazie a questa rete (la 16esima in maglia rossocrociata), l’attaccante di origine turca degli Young Boys diventa il terzo marcatore elvetico nella storia degli Europei, dopo Türkyilmaz nel 1996 e Vonlanthen quattro anni fa in Portogallo, autori entrambi di un gol.
Tre minuti dopo, lo stesso Yakin sbaglia quello che poteva essere il colpo del KO, mandando a lato un centro perfetto di Behrami.
Arda, il matchwinner
Durante la pausa l’allenatore Fatih Terim procede a due sostituzioni ed è proprio uno dei due nuovi entrati, Semih, capocannoniere del campionato turco, che al 56′ riesce a pareggiare conto su colpo di testa, dopo un cross di Nihat.
La Svizzera cerca di reagire, senza però inquietare oltre misura Demirel. Al 65′ Barnetta, decisamente poco incisivo sulla fascia sinistra, è sostituto da Vonlanthen. Gli elvetici soffrono, ma i turchi non riescono a crearsi occasioni limpide.
All’83’, in contropiede, gli elvetici sfiorano quella che sembrava una rete già fatta. L’estremo difensore turco ancora una volta, però, non si lascia sorprendere. Spinti dal pubblico i rossocrociati cercano con insistenza un gol che permetterebbe loro di affrontare la partita di domenica contro il Portogallo con qualche chance in più di qualificazione, ma le batterie sono ormai scariche.
Al 92′ la beffa: Arda, con un gran tiro dal limite dall’area leggermente deviato da un difensore svizzero, mette alle spalle di Benaglio, ammutolendo i tifosi elvetici. Il sogno della Svizzera finisce qui.
Mancanza di realismo
“È una grande grande delusione”, ha dichiarato al termine dell’incontro l’allenatore Köbi Kuhn. “Dopo l’1-0 e l’1-1 abbiamo avuto la possibilità di segnare un secondo gol, ma non abbiamo saputo concretizzare le opportunità. Non ho però nulla da rimproverare alla mia squadra, che ha dato tutto. Siamo stati anche sfortunati, con il ferimento di Alex Frei e il forfait di Marco Streller. Non è però una scusa. La squadra e i tifosi avevano grandi speranza, ma ciò non è stato sufficiente”.
Secondo Umberto Barberis, consulente di swissinfo per questi Europei, gli svizzeri sono stati troppo ingenui e hano dato prova di poca intelligenza tattica.
“Quando a pochi minuti dalla fine hanno sbagliato una rete già fatta in contropiede a quattro contro uno, avrebbero dovuto smetterla di gettarsi in avanti e cercare di conservare il risultato per poter continuare a sperare”, osserva Barberis.
“Ancora una volta gli elvetici sono stati poco efficaci e come contro la Cechia ciò è stato fatale. È un peccato, perché avevano i mezzi per continuare a sognare. Devono però prendersela solo con loro stessi”, conclude l’ex nazionale elvetico.
swissinfo
Basilea, St. Jakobspark, 39’730 spettatori.
Svizzera – Turchia: 1-2
Reti: 32′ Yakin 1-0, 57′ Sentürk 1-1, 92′ Arda 1-2
Svizzera: Diego Benaglio; Stephan Lichtsteiner, Patrick Müller, Philippe Senderos, Ludovic Magnin; Valon Behrami, Gökhan Inler, Gelson Fernandes (76′ Ricardo Cabanas), Tranquillo Barnetta (65′ Johan Vonlanthen); Hakan Yakin (85′ Daniel Gygax), Eren Derdiyok.
Turchia: Volkan Demirel; Hamit Altintop, Emre Asik, Servet Cetin, Hakan Balta; Gokdeniz Karadeniz (46′ Mehmet Topal), Tumer Metin (46′ Semih Sentürk), Mehmet Aurelio, Arda Turan; Tuncay Sanli, Nihat Kahveci (40′ Kazim Richards).
Arbitro: Lubos Michel (Slovacchia)
Nell’altro incontro del gruppo A, disputato alle 18 allo Stade de Genève, il Portogallo ha sconfitto la Cechia 3-1.
I lusitani sono passati in vantaggio all’ottavo minuto del primo tempo con Deco. La Cechia ha pareggiato 9 minuti più tardi grazie a Sionko, che ha deviato di testa un calcio d’angolo.
Il Portogallo ha poi preso il largo nella ripresa, grazie a un preciso tiro di Cristiano Ronaldo dal limite dell’area (63′) e a un contropiede finalizzato da Quaresma nei minuti di recupero.
Grazie al risultato di Svizzera – Turchia, il Portogallo è già qualificato per i quarti di finale, dove incontrerà la seconda classificata del gruppo che riunisce Germania, Croazia, Polonia ed Austria.
1. Portogallo 6 punti (+ 4 reti)
2. Cechia 3 punti (-1)
3. Turchia 3 punti (-1)
4. Svizzera 0 punti (-3)
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.