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Almeno 27 le vittime dell’infermiere che uccise “per compassione”

Ha colpito in diversi cantoni della Svizzera centrale l'"angelo della morte" Keystone Archive

Sono almeno 27 le vittime dell'infermiere 32enne arrestato a fine giugno a Lucerna. Gli inquirenti hanno portato alla luce altri 18 casi, dopo i nove scoperti alla casa per anziani lucernese «Eichhof».

Gli omicidi sono avvenuti tra il settembre 1995 e il giugno 2001 nei cantoni di Obvaldo, Svitto e Lucerna, ha indicato martedì la polizia cantonale, precisando che l’infermiere ha ucciso innanzitutto per compassione. L’uomo utilizzava farmaci tranquillanti o soffocava le vittime con un sacco di plastica o con un panno premuto sul viso.

Prima di entrare in servizio alla Eichhof l’uomo aveva lavorato anche nell’ospedale cantonale di Lucerna e in una casa di cura di Küssnacht (SZ), nonché in tre differenti strutture a Sarnen: all’ospedale cantonale, in un centro per anziani e per i locali servizi di cure a domicilio Spitex. Lo scorso agosto, l’infermiere aveva tentato di suicidarsi in cella, nonostante fosse sotto stretto controllo.

Il caso dell’»angelo della morte» – come è stato soprannominato dai media – era venuto alla luce all’inizio di luglio. L’uomo è stato descritto in genere da chi l’ha conosciuto come gentile e disponibile. Prima di incominciare a lavorare nel settore sanitario avrebbe fatto il disc jockey e sarebbe stato un ballerino provetto.

swissinfo e agenzie

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