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Battere l’Ucraina per accedere ai quarti di finale

Domenica a Colonia, l'allenatore Köbi Kuhn è stato preso d'assalto dai giornalisti Keystone

Lunedì, sul terreno del RheinEnergieStadion di Colonia, la nazionale svizzera di calcio si gioca la qualifica ai quarti di finale dei mondiali di calcio.

In caso di vittoria, gli svizzeri metterebbero fine a un lungo periodo di vacche magre. L’ultima partecipazione a questo stadio della competizione risale infatti al 1954.

La storia si ripete: come dodici anni fa negli Stati Uniti, la Svizzera disputa lunedì gli ottavi di finale della Coppa del mondo di calcio.

Questa volta però, l’avversario dei rossocrociati non sarà la Spagna. Grazie al primo posto del suo gruppo ottenuto nella prima fase della competizione, la squadra di Köbi Kuhn è riuscita ad evitare l’ostacolo iberico e a Colonia dovrà affrontare la grintosa Ucraina.

Se i loro illustri predecessori nel 1994 avevano mostrato una certa stanchezza dopo le prime tre partite, i giovani componenti della squadra attuale sono ancora pieni di energie e di voglia di vincere. Per loro l’ipotesi di accedere alle semifinali è assolutamente realistica.

«Ho l’impressione che la Coppa del mondo cominci ora. Certo, dovremo cercare di allentare un po’ la pressione, ma sento che siamo in grado di andare avanti», afferma il difensore Patrick Müller.

Senza Philippe Senderos

«Conosciamo alcuni giocatori ucraini come Shevchenko o Rebrov e sappiamo che non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Ma siamo abbastanza forti per passare il turno», rileva da canto suo il difensore Johan Djourou.

Dopo avere sostituito durante la partita contro la Corea il suo amico e compagno di squadra nell’Arsenal, Philippe Senderos, Johan Djourou giocherà probabilmente da titolare nella partita di lunedì.

A causa di una lussazione alla spalla sinistra e di un problema ai legamenti, Senderos dovrà appendere le scarpette al chiodo fino alla fine dei mondiali e non è escluso che debba sottoporsi a un intervento chirurgico per tornare in forma.

«L’infortunio di Philippe è un duro colpo per la squadra. È un elemento molto importante per l’intero gruppo, ma abbiamo dei validi giocatori in grado di sostituirlo», sostiene il capitano dei rossocrociati, Johann Vogel.

«Non è da Philippe mollare la presa. Resterà con noi fino alla fine dell’avventura tedesca, perché nessuno di noi pensa che i mondiali finiscano qui…», aggiunge.

L’Ucraina di Schevchenko

Anche i giocatori ucraini tuttavia, sperano di potere proseguire il loro cammino in Germania. La squadra dell’ex-Unione sovietica, diretta da Oleg Blokhin, che in passato è stato un noto attaccante della Dynamo Kiev, si presenta per la prima volta della sua storia alla fase finale della Coppa del mondo.

Dopo la fine dell’URSS e la sua indipendenza nel 1991, l’Ucraina aveva disputato la sua prima competizione ufficiale internazionale durante le qualifiche per il mondiale francese del 1998 senza successo. Lo stesso accadde quattro anni dopo per i mondiali in Asia.

Al terzo tentativo tuttavia, l’Ucraina è riuscita a dominare il suo gruppo nelle qualificazioni contro Turchia, Albania, Danimarca, Grecia, Georgia e Kazakhstan e a staccare così il biglietto per la Germania.

Fedele alla famosa scuola di Kiev e al suo gioco verticale, l’Ucraina può contare su giocatori vivaci e attaccanti molto incisivi quali Andrei Shevchenko (compagno di squadra di Johann Vogel nell’AC Milan) e Andrei Voronin del Bayer Leverkusen.

«L’Ucraina punta principalmente sui propri attaccanti» conclude l’allenatore della Svizzera Köbi Kuhn. «Lo stesso valeva però anche per Francia e Togo. Non va dimenticato infine che la nostra squadra è l’unica a non avere ancora subito reti durante il torneo».

swissinfo, Mathias Froidevaux a Colonia
(traduzione, Anna Passera)

Le squadre della Svizzera e dell’Ucraina (indipendente dal 1991) non si sono finora mai affrontate.

Per raggiungere gli ottavi di finale della Coppa del mondo, l’Ucraina ha vinto contro l’Arabia Saudita (4-0) e la Tunisia (1-0). Ha però perso il suo primo incontro contro la Spagna (4-0).

La Svizzera non partecipa ai quarti di finale dei mondiali di calcio dal 1954.

Il 26 giugno del 1954 a Losanna, la Svizzera di Parlier, Kernen, Balaman, Fatton, Antenen e Vonlanthen aveva dovuto inclinarsi ai quarti di finale davanti all’Austria (7-5).

Svizzera-Ucraina: lunedì alle 21.00 preso il RheinEnergieStadion di Colonia.
Per la squadra rossocrociata, il mondiale in Germania è l’ottavo della sua storia.
Per l’Ucraina si tratta invece della prima partecipazione alla fase finale dei mondiali.

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