CPI: le ambizioni di Carla Del Ponte
Fondazione all'Aia della Corte penale internazionale con la cerimonia d'insediamento dei giudici eletti lo scorso mese.
La Svizzera valuta la candidatura di Carla Del Ponte per la carica di procuratore generale. L’elezione il 23 aprile a New York.
“La Svizzera chiederà ai Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma di esprimere le loro considerazioni sulla candidatura di Carla Del Ponte per la carica di procuratrice della Corte penale internazionale”.
Erwin Hofer, responsabile della Divisione politica al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato martedì al quotidiano francese Le Monde l’interesse della Confederazione alla candidatura dell’attuale procuratrice generale dei Tribunali penali provvisori per l’ex Yugoslavia ed il Ruanda.
Corsa lanciata
È stata la stessa 56.enne magistrata svizzera ad ufficializzare le sue ambizioni lo scorso 9 febbraio. Lo ha fatto dopo la mancata elezione al Palazzo di vetro dell’Onu di Nuova York della svizzera Barbara Ott tra i diciotto giudici della Corte penale internazionale.
Il lancio della candidatura in un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero in lingua italiana Corriere del Ticino.
“Sì, è vero sono interessata: come non potrei esserlo? Ho ricevuto segnali da diversi Stati che mi vedrebbero come procuratore generale del futuro Tribunale penale internazionale permanente”.
Simon Hubacher, responsabile dell’Informazione del DFAE, rivela a swissinfo che “allo stadio attuale la Svizzera e gli altri 88 Paesi che compongono la Corte penale internazionale stanno cercando una candidatura di consenso. È però ancora troppo presto per sapere se Carla Del Ponte risponda al profilo richiesto”.
Profilo del procuratore generale
Ma quali devono essere le competenze del futuro procuratore generale, un ruolo fondamentale nella persecuzione di crimini di guerra e genocidio nel mondo?
Le caratteristiche sono state ricordate dalla stessa Del Ponte nell’intervista al Corriere del Ticino.”Deve avere molta esperienza, essere indipendente, in grado di non subire alcuna pressione politica e saper leggere la situazione politica, un requisito indispensabile per avviare e condurre in porto le difficili inchieste internazionali che gli saranno affidate. Se manca uno di questi elementi essenziali si rischia di fallire l’obiettivo”.
Carla Del Ponte è convinta di corrispondere al profilo richiesto e lo sono anche gli Stati che l’hanno avvicinata, come ha svelato lei stessa.
Le incognite
Il primo passo verso la poltrona di procuratore capo della CPI è stato fatto. La candidatura di consenso non sembra un ostacolo: secondo indiscrezioni sarebbe in pratica acquisita tra gli 89.
Quello che invece manca ancora è il volto del candidato. Le consultazioni della Svizzera dovranno stabilire se questo candidato di consenso potrà essere Carla Del Ponte, oppure uno degli altri magistrati che compongono i pool dei Tribunali penali provvisori per l’ex Yugoslavia ed il Ruanda.
Stizzito della candidatura della Del Ponte sarebbe il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, secondo quando indica l’edizione di martedì del quotidiano svizzero tedesco Tages Anzeiger.
Le obiezioni del numero uno dell’Onu si basano sul fatto che l’attuale procuratrice generale dei Tribunali penali provvisori per l’ex Yugoslavia ed il Ruanda si è assunta il mandato di portare a termine il processo contro l’ex presidente serbo Slobodan Milosevic.
Secondo le previsioni della stessa Del Ponte il processo si concluderà tra la fine del prossimo anno ed i primi mesi del 2005.
Passo dopo passo
L’eventuale partenza anticipata per ricoprire la carica sarebbe dunque inconciliabile con l’elezione a procuratore generale della CPI. Sul tavolo del tribunale dell’Aja si trovano già i dossier per indagare su più di 200 denunce.
«Andiamo avanti passo dopo passo, e anche se è vero che la nomina del procuratore è fondamentale, i giudici avranno da subito molto lavoro da svolgere, sia su quello giuridico che amministrativo», commenta un portavoce della Corte.
Le prossime tre settimane ci diranno se le ambizioni di Carla Del Ponte avranno un seguito. Le candidature devono infatti essere presentate tra il 24 marzo ed il 4 aprile e le votazioni per l’elezione tra il 21 ed il 23 aprile al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite di Nuova York.
swissinfo e agenzie
Cerimonia di insediamento all’Aja dei diciotto giudici della Corte penale internazionale.
In corsa per il posto di procuratore generale anche la svizzera Carla Del Ponte, attuale procuratrice generale dei Tribunali penali provvisori per l’ex Yugoslavia e per il Ruanda.
Il ministero elvetico degli esteri sta consultando gli altri 88 Stati membri della CPI per valutare una candidatura di consenso.
89 gli Stati che compongono la CPI
4 aprile ultimo termine presentazione candidature
23 aprile elezione al Palazzo di vetro
200 le denunce già inoltrate alla CPI
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