Da Brasile, Tanzania, Marocco, Australia, con affetto
«Chi vuol venire con me?» (Barbados, ottobre 1953)
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«Mia figlia e il più piccolo dei miei figli pronti a fare il primo giro intorno a casa nostra con una carrozzella Wisa-Gloria» (Famiglia Fankhauser, Curityba, Parana, Brasile)
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«Anna ed io nel nostro giardino, dove ascoltiamo le vostre trasmissioni di SRI quando le serate sono belle» (Ernst e Anna Zulliger, Cumberland, Wisconsin, USA)
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«Attraversando la steppa su un carretto» (Ferdi Pfister, H. Meier, Beira, Africa orientale portoghese)
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Campinas, San Paolo, Brasile 1951.
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«Cari saluti al Servizio svizzero delle onde corte – Pasqua di caccia a Omoloc, 1938»
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«A. Adler, vostro ascoltatore di Melbourne, con in braccio un piccolissimo Koala. È tra i beniamini di una riserva naturale nei pressi di Brisbane, Queensland, che ho visitato durante le vacanze di Natale del 1952»
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«Gli ultimi giorni di riposo nella mia casa in Brasile. Il bambino del vicino guarda una rivista illustrata svizzera. Un giorno degli sconosciuti l'hanno lasciato dal mio vicino e non sono più venuti a riprenderselo!!!» Frederic Fankhauser, Curityba, Parana, Brasilien)
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«28/8/1958. Questo sono io con uno dei miei nipoti. La foto è stata scattata in una strada principale di Joinville nello Stato di Santa Caterina. Ve la mando come ricordo, così non mi perderete di vista. Come potete constatare, mi sono comprato un'altra lambretta per andare un po' a spasso. Tanti saluti dalla città delle bici» (Jacob Bachmann senior, Brusque)
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«Cara Isabelle, spero che lei renda felici molte altre persone con il suo modo amabile di parlare al microfono» (Carl A. Millar)
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«1° agosto 1952: in Libano non ci lasciano morire di fame!» (Hannelore Baer)
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«Hoa Binh (Indocina), 1. agosto 1951. I miei amici cinesi» (Ewald Aemisegger, Fes, Marocco)
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«1949 - Foto natalizia non riuscita: l'albero ha un aspetto orrendo e in realtà era bellissimo» (Fred Maierl Deschênes, Canada)
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«Nel marzo del 1948 abbiamo spedito in Svizzera con l'aereo il gatto Peterli e la tartaruga Joggeli Buume. Ora a Richterswil la famiglia è riunita» (Charles Schlosser, Long Island, USA)
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«Questa è la nostra cucina» (Famiglia Gähwiler, Lezama, Argentina)
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«L'ascoltatore della radio» (Kingsford, Sidney, Australia)
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Quando swissinfo.ch nel 2010 ha festeggiato il 75° anniversario, abbiamo frugato tra i nostri archivi e pubblicato alcune delle tante foto affascinanti inviate nel corso degli anni dagli ascoltatori di tutto il mondo.
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Nato a Londra, Thomas ha lavorato come giornalista per The Independent prima di arrivare a Berna nel 2005. Gli piace viaggiare e parla le tre lingue ufficiali della Confederazione, praticandole un po' dappertutto: nei pub, nei ristoranti e nelle gelaterie.
Le immagini, per lo più in bianco e nero, sono essenzialmente autoritratti di persone – ma anche parecchie di animali – che, per disparati motivi, avevano lasciato la Svizzera per iniziare una nuova vita in paesi che vanno dall’Africa orientale portoghese (Mozambico) alle Barbados, passando per l’Australia o il Madagascar.
Che si tratti di celebrare la festa nazionale svizzera in Libano, addobbare un albero di Natale in Canada o semplicemente rilassarsi in un giardino nel Wisconsin, le immagini di un’era decisamente pre-selfie sono preziosi documenti storici e personali che dimostrano l’attaccamento universale al paese d’origine.
Alcune scene potrebbero essere state scattate in Svizzera – per esempio partita alle carte intorno al tavolo della cucina – ma la maggior parte dei soggetti sembrano abbracciare i nuovi costumi e le opportunità delle loro patrie adottive.
Nel 1935 fu costituito il Servizio onde corte svizzero, che nel 1978 fu ribattezzato Radio Svizzera Internazionale. Questa fu poi trasformata swissinfo.ch nel 1999. Ma ex ascoltatori inviarono ancora per molti anni lettere e ricordi.
(Redazione fotografica: Christoph Balsiger, swissinfo.ch. Testo: Thomas Stephens, swissinfo.ch)
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