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Da mezzanotte si spengono le sigarette nei bar ticinesi

Un'immagine da archiviare per la maggior parte degli esercizi pubblici ticinesi Keystone

Dal 12 aprile in Ticino il fumo sarà bandito negli esercizi pubblici e negli spazi chiusi accessibili al pubblico.

Il cantone a sud delle Alpi fa opera di pioniere, ma la problematica è d’attualità in tutto il paese. Il bando potrebbe essere esteso anche a livello federale.

A partire da giovedì entra in vigore in Ticino il divieto di fumare nei locali pubblici: cioè bar, ristoranti, discoteche, night-club, mense e altri.

A tredici mesi dal voto popolare che aveva approvato i regolamenti, la maggior parte dei bar e dei ristoranti non dispongono ancora di locali speciali per i fumatori. Il divieto sarà davvero rispettato? A scoraggiare i fumatori più incalliti la multa che rischiano: fino a 10’000 franchi.

Pochi locali predisposti

L’Ufficio cantonale ticinese dei permessi ha autorizzato tre locali pubblici su un totale di 2700 ad aprire una sala per fumatori. Si deve trattare di uno spazio separato, con porte automatiche e con la giusta aerazione, che non deve misurare più di un terzo della superficie del locale.

“Dobbiamo ancora esaminare sette o otto locali, che hanno fatto la richiesta”, precisa Claudio Portavecchia, responsabile dell’ufficio permessi. I ristoratori non si sono lanciati nella costruzione di “fumoir” soprattutto a causa del costo dell’investimento, alquanto oneroso: solo il sistema di aerazione va dai 20’000 ai 40’000 franchi.

Da giovedì dunque la stragrande maggioranza di locali pubblici in Ticino, dopo aver tolto tutti i posacenere da tavoli e banconi, si limiterà ad avvertire la clientela con un adesivo posto sulla porta d’entrata. All’esterno nessuno vieta di fumare, su terrazze e marciapiedi, come fanno da due anni gli italiani. Non più di un locale su 100 nella Penisola dispone di locali appositi.

Nel resto della Confederazione

La Svizzera ha firmato con altri 168 Stati la «WHO Framework Convention on Tobacco Control (FCTC)», una convenzione di diritto internazionale volta a combattere il consumo di tabacco e a proteggere dal fumo passivo. La convenzione è entrata in vigore il 27 febbraio 2005, ma la Svizzera non l’ha ancora ratificata e non rappresenta dunque un testo di diritto internazionale vincolante.

Ma la lotta contro il tabagismo si fa strada nella Confederazione: recentemente il parlamentare Felix Gutzwiller ha lanciato un’iniziativa, il cantone di Berna e il Vallese hanno messo in consultazione un progetto di legge. A Soletta non si fuma nelle scuole, negli ospedali e nei locali dell’amministrazione pubblica. Dal 2009 il divieto verrà esteso anche ai bar e ai ristoranti.

A Zurigo invece il parlamento ha rifiutato una legge che vietava completamente il fumo nei locali pubblici e pure una disposizione che alzava l’età minima per poter comprare le sigarette da sedici a diciotto anni.

I deputati hanno pure respinto la proposta di vietare del tutto la pubblicità di alcol e tabacco, pubblicità che restano permesse su suolo privato, anche se sono visibili al pubblico.

A Basilea città e Basilea campagna la Lega contro il cancro ha lanciato un’iniziativa perché vengano aumentati gli spazi per i non fumatori nei locali pubblici, per ridurre i rischi legati al fumo passivo.

Iniziative anti-fumo sono state depositate nei cantoni di Ginevra, Vaud, Neuchâtel e Friborgo.

Treni e locali solo per fumatori

È dal 2005 inoltre che non si può più fumare sui treni svizzeri e secondo l’Ufficio federale della salute pubblica, più di 800 compagnie e 1300 club sportivi svizzeri partecipano alla campagna anti-fumo.

L’associazione mantello dei ristoratori svizzeri, GastroSuisse, vorrebbe dal canto suo che alcuni locali potessero ricevere delle autorizzazioni speciali. Questi locali verrebbero segnalati con l’insegna “per fumatori” e sarebbe il governo federale a regolare queste eccezioni.

swissinfo e agenzie

Francia: da febbraio è vietato fumare nei luoghi pubblici; bar, ristoranti e discoteche hanno tempo fino all’inizio del 2008 per mettersi in regola.

Italia: in tutti i luoghi pubblici e di lavoro le sigarette sono bandite da gennaio 2005.

Irlanda: nel marzo del 2004 è entrata in vigore una legge che vieta il fumo nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro.

Spagna: il bando è effettivo dall’inizio del 2006, ma i ristoranti di meno di 100 metri quadrati non sono toccati dal provvedimento.

Gran Bretagna: il divieto di fumare entrerà in vigore in luglio.

Svezia: nei ristoranti, bar e discoteche non è più possibile fumare dal 2005.

Olanda: la sigaretta è proibita sul luogo di lavoro dal 2004.

Norvegia: dal giugno del 2004, il fumo è stato vietato in tutti gli spazi pubblici.

Danimarca: da aprile, la sigaretta sarà messa al bando in tutti gli spazi pubblici di più di 100 metri quadrati.

Unione Europea: la commissione europea ha pubblicato a fine gennaio un libro verde sul divieto di fumo, che potrebbe tradursi in una legislazione vincolante per i 27 Stati membri entro il 2008.

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