Evitare un terzo dei casi di tumore
Per meglio coordinare la lotta contro il cancro, la Svizzera lancia un programma nazionale che dovrebbe prevenire una buona parte dei casi di tumore.
Il cancro colpisce oggi quattro persone su dieci ed è responsabile di un quarto dei decessi in Svizzera.
I dati rivelati da Oncosuisse, l’organizzazione mantello per la lotta contro il cancro, sono allarmanti: i tumori concernono il 40% della popolazione e ogni anno si registrano 31’000 nuovi casi e 15’000 decessi.
Ad essere colpiti dal problema sono un uomo su due e una donna su tre nel corso della loro vita. Tenuto conto dell’invecchiamento della popolazione, la situazione rischia addirittura di peggiorare ulteriormente, se nulla sarà intrapreso.
Per evitare questo scenario, il programma nazionale contro il cancro 2005-2010 punta su una strategia a livello svizzero per utilizzare al meglio le risorse contro una malattia che, dopo le patologie cardiovascolari, rappresenta la seconda causa di morte nel Paese.
Un miglioramento del coordinamento e della comunicazione potrebbe, in futuro, prevenire un terzo dei casi.
Ottimizzare l’impiego delle risorse
Il progetto di coordinamento presentato venerdì a Berna da Oncosuisse, su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS), fissa cinque priorità: il miglioramento della prevenzione, il perfezionamento della diagnosi precoce, la garanzia di cure di qualità in base alle necessità del paziente, la creazione di un sistema nazionale d’informazione e la promozione della ricerca.
Per l’organizzazione presieduta dal dottor Giorgio Noseda – medico primario all’ospedale Civico di Lugano, nel canton Ticino – si potrebbe fare molto impiegando le risorse in modo ottimale.
Una strategia nazionale per la diagnosi precoce del cancro del collo dell’utero permetterebbe ad esempio risparmi dell’ordine di 70 milioni di franchi.
Una migliore collaborazione consentirebbe invece di creare un registro nazionale dei tumori, indispensabile per la sorveglianza della malattia.
Una migliore prevenzione
Tabagismo, alimentazione non equilibrata, stile di vita sedentario, abuso di alcool, esposizioni nocive al radon o all’irraggiamento solare. I fattori di rischio più elevati sono conosciuti e basterebbe una modifica del proprio comportamento per prevenire almeno un terzo dei casi di tumore.
In particolare la dipendenza al fumo, responsabile di una buona parte dei casi, è uno dei punti principali della prevenzione. Secondo Oncosuisse, si sono spesi 2,5 milioni di franchi per le campagne di prevenzione del cancro ai polmoni, mentre le cure ammontano a ben 360 milioni ogni anno.
Le stesse possibilità di guarigione ovunque
Un approccio nazionale è necessario anche per garantire il diritto a pari opportunità, fa notare Oncosuisse.
Oggi, la probabilità di ammalarsi varia infatti a seconda del cantone, della regione di residenza e del ceto sociale. La percentuale di tumori mammari precocemente diagnosticati è ad esempio più bassa a San Gallo che nella Svizzera romanda.
L’importanza di una diagnosi precoce è sottolineata da Doris Schopper, specialista in politica sanitaria e coautrice del programma: “Più un tumore è scoperto in anticipo, più le possibilità di guarigione sono elevate”.
Ma le chances di sopravvivere dipendono anche dal trattamento, che dev’essere adeguato in ogni caso, come indica il presidente di Oncosuisse Reto Obrist: “Di fronte alle pressioni finanziarie, la qualità delle cure dovrebbe essere garantita dall’attuazione di standard minimi”.
È solo l’inizio…
Il programma nazionale contro il cancro rappresenta un primo passo. “Durante la loro prossima riunione, l’UFSP e la CDS dovranno decidere se adotteranno effettivamente il progetto”, indica Noseda.
D’altro canto, Oncosuisse stima che un’istanza federale, come appunto l’UFSP, dovrebbe coordinare le differenti attività.
“L’ufficio federale in questione è però confrontato a una riduzione del 10% del suo personale”, ricorda il primario del Civico di Lugano.
Oncosuisse si dice pronta ad assumersi la responsabilità della messa in pratica del programma.
swissinfo e agenzie
Oncosuisse, che raggruppa la Lega svizzera contro il cancro, l’Istituto svizzero di ricerca applicata sul cancro e l’Istituto svizzero di ricerca sperimentale sul cancro, è stata creata nel 1999.
Secondo le stime, il cancro alla prostata e ai polmoni sono i più frequenti nell’uomo, mentre la donna è colpita soprattutto dal tumore al seno e, in minore misura, ai polmoni.
Per gli uomini che si sono fermati alla scuola dell’obbligo, il rischio di morire di cancro ai polmoni è più elevato (del 55%) che per gli universitari.
Il cancro fa registrare 31’000 nuovi casi e 15’000 decessi ogni anno.
I tumori rappresentano la seconda causa di morte in Svizzera, dopo le malattie cardiovascolari.
Il cancro colpisce la metà degli uomini e un terzo delle donne nel corso della loro vita.
Una migliore prevenzione potrebbe prevenire un terzo dei casi.
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