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Federer in finale a Wimbledon

Un altro pomeriggio magico per Roger Federer Keystone

Il tennista svizzero Roger Federer si è qualificato venerdì per la sua settima finale a Wimbledon, battendo in tre set (7-6, 7-5, 6-3) il tedesco Tommy Haas. Per conquistare il suo 15esimo trofeo in un torneo del Grande Slam dovrà superare l'americano Andy Roddick.

Roger Federer ha superato l’ostacolo costituito da Tommy Haas – ex numero 2 del mondo e grande specialista sull’erba – senza nemmeno concedere una frazione al proprio avversario. Negli undici precedenti incontri, l’elvetico si era imposto nove volte, l’ultima delle quali – al quinto set – negli ottavi di finale del recente Roland Garros.

In caso di vittoria nella finale in programma domenica, Federer diventerebbe il primo giocatore a conquistare per ben 15 volte un titolo del Grande Slam. Attualmente, con 14 trofei, condivide tale primato con l’americano Pete Sampras.

Equilibrio solo apparente

Il primo set è stato estremamente equilibrato: nessuno dei due contendenti è riuscito a strappare il servizio all’avversario. Federer ha comunque dimostrato la propria superiorità nel tie-break, vinto per 7-3, sfruttando alcuni errori del giocatore tedesco.

Nella seconda frazione, disputata anch’essa a ottimi livelli da entrambi gli atleti, Federer ha sfoggiato un servizio praticamente perfetto. In tutto il secondo parziale, infatti, lo svizzero ha perso soltanto 2 punti nei propri turni di battuta. Nonostante la fiera resistenza di Haas – capace di annullare due set point – il basilese è riuscito a sottrarre il servizio all’avversario all’ultimo gioco, concludendo il secondo set sul 7-5.

Nel terzo set, il numero due al mondo si è aggiudicato l’incontro grazie a un break sul punteggio di 4-3. Anche se il risultato delle singoli frazioni appare assai risicato, il totale dei punti messi a segno durante le due ore e due minuti di gioco – 112 a 81 – testimonia il dominio di Federer, che non ha mai lasciato scampo all’avversario.

Appuntamento con la storia

Al termine dell’incontro, il tennista rossocrociato ha affermato di aver sempre considerato Tommy Haas come un avversario temibile, e di non averlo quindi sottovalutato.

In merito all’enorme attesa in vista della finale di domenica, la ventesima in un torneo del Grande Slam (14 vittorie), Federer ha dichiarato: «Sono abituato a gestire la pressione durante tutto l’anno, quindi questa situazione non costituirà una novità».

Il campione basilese ha poi aggiunto di essere cosciente «di poter scrivere un’altra pagina di storia del tennis», ma ha ribadito che la sua motivazione più profonda «resta l’amore per questo sport».

Grande riscatto?

Roger Federer ha dunque l’occasione di riscattarsi dalla cocente sconfitta subita un anno or sono. Al termine di una finale mozzafiato ed equilibratissima, Rafael Nadal si era infatti imposto con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-7 (5:7), 6-7 (8:10), 9-7.

Quella del 6 luglio 2008 è passata alla storia come una delle più belle e intense finali mai giocate a Wimbledon. Il mancino spagnolo aveva fermato la serie di successi a Wimbledon di Roger Federer, impedendogli di conquistare il sesto titolo consecutivo e con esso un nuovo record.

Questa volta, il tennista svizzero dovrà affrontare l’americano Andy Roddick, che si è sbarazzato dello scozzese Andy Murray in 4 set: 6-4, 4-6, 7-6, 7-6 il risultato della seconda semifinale. Federer si presenta a questo appuntamento nelle vesti di grande favorito: finora ha vinto ben 18 dei 20 duelli disputati contro Roddick.

Comunque numero uno

Indipendentemente dall’esito della finale, Roger Federer ritroverà comunque dall’inizio di agosto il posto in vetta alla classifica ATP (Associazione dei tennisti professionisti), a condizione che Nadal e Andy Murray non modifichino i loro piani e rinuncino – come annunciato – a disputare altri tornei nelle prossime settimane.

Se il basilese dovesse vincere il torneo di Wimbledon, il posto di numero uno gli spetterà già da lunedì. Il campione rossocrociato aveva potuto fregiarsi di questa posizione per ben 237 settimane, prima di essere relegato al secondo rango da Rafael Nadal, il 18 agosto 2008.

swissinfo.ch e agenzie

Per aggiudicarsi il Grande Slam, un tennista deve vincere nella stessa stagione i quattro tornei principali: Open di Australia, Roland Garros, Wimbledon e US Open.

Rod Laver è l’unico tennista dell’era “open” (ossia dopo il 1968) ad aver conquistato il Grande Slam. Era il 1969. André Agassi ci è arrivato vicino, vincendo i quattro tornei ma non tutti nello stesso anno.

Vicendo a Parigi, Federer ha eguagliato il primato di Pete Sampras (14) per il maggior numero di titoli ottenuti. Se dovesse imporsi domenica, l’elvetico supererebbe il record dello statunitense. Seguono: Björn Borg (11), André Agassi, Jimmy Connors e Ivan Lendl (8).

Tornei del Grande Slam vinti:

Australian Open: 2004, 2006, 2007

French Open: 2009

Wimbledon: 2003, 2004, 2005, 2006, 2007

US Open: 2004, 2005, 2006, 2007, 2008

Finali perse (tutte contro Nadal):

Australian Open: 2009

French Open: 2006, 2007, 2008

Wimbledon: 2008

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