Festeggiare il calcio in libertà e sicurezza
Il ministro dello sport Samuel Schmid ha presentato il concetto di sicurezza per il campionato europeo di calcio 2008.
La sicurezza dovrebbe essere garantita attraverso la cooperazione di Confederazione, cantoni, comuni e dell’esercito. Decisivo il sorteggio delle squadre, che avrà luogo il 2 dicembre.
La Svizzera vuol accogliere l’Euro 2008 in un clima di sicurezza e di ospitalità. È perlomeno quanto emerge dal concetto nazionale presentato venerdì.
Per saperne di più si dovrà però attendere fino al 2 dicembre, data del sorteggio dei gironi. Fondamentale è infatti la nazionalità delle squadre che si affronteranno a Basilea, Berna, Ginevra e Zurigo, dove i giocatori si installeranno per gli allenamenti. Una volta individuate le partite a rischio, si potrà ad esempio decidere se richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine straniere.
Gli interventi della polizia dovranno comunque essere guidati da alcuni principi di base, come la volontà di dialogare, smorzare e difendere. “I tifosi vanno accolti con il rispetto dovuto agli ospiti”, sottolinea il documento. Sono previsti anche dei centri gestiti dai compatrioti dei tifosi.
Diversi rischi
Nell’attesa, quest’anno si svolgeranno diverse esercitazioni. La posta in gioco è infatti importante: la Svizzera attende tra 1 e 3,2 milioni di visitatori, nell’arco di tre settimane. I rischi sono molteplici, dalla delinquenza comune (furto, frode), all’hooliganismo. Senza dimenticare il terrorismo.
Per quanto riguarda l’hooliganismo, gli stadi, i luoghi in cui saranno ospitati i giocatori e i campi d’allenamento saranno i più sensibili.
Ma vi sono altri punti caldi, come i luoghi di svago, i centri commerciali, i siti sui quali vengono accolti i tifosi (stazioni e aeroporti) o ancora le rappresentanze diplomatiche dei paesi partecipanti. Il rapporto attira l’attenzione anche sui siti pubblici in cui verranno trasmesse le partite su schermo gigante.
Durante i Mondiali di Germania del 2006, fa notare il documento, non si è verificato un aumento massiccio della prostituzione e di tratta di esseri umani: ciononostante sarà necessario rinforzare i controlli di polizia e lanciare campagne di prevenzione.
Ripartizione dei compiti
I compiti saranno ripartiti tra le varie autorità e i servizi privati coinvolti: la sicurezza spetterà in primo luogo alle città e ai cantoni. L’Associazione svizzera di football (ASF) e la società EURO 2008 avranno la responsabilità degli stadi e dei luoghi circostanti. La sicurezza delle squadre e degli arbitri sarà pure di competenza dell’ASF, coadiuvata da compagnie private.
La Confederazione, che coordinerà il progetto, interverrà nei sui campi di competenza, come la protezione delle frontiere e dello Stato, la protezione dei siti e delle persone secondo il diritto internazionale pubblico. L’esercito, che potrà fornire fino a 15’000 militari, non sarà interpellato che a titolo sussidiario.
Ogni squadra avrà un suo agente di polizia che servirà da contatto. Sarà anche creato un visto speciale (svizzero – Schengen) e il divieto di voli notturni potrà essere interrotto in caso di necessità, come ad esempio nell’eventualità di dover rimpatriare dei tifosi a rischio.
swissinfo e agenzie
Il campionato europeo di calcio 2008 si terrà in Svizzera e in Austria dal 7 al 29 giugno. Verranno disputati 31 incontri: 15 in Svizzera (partita d’apertura a Basilea) e 16 in Austria (finale a Vienna). I biglietti emessi saranno 1’050’000.
La Svizzera si aspetta tra 1 e 3,2 milioni di visitatori. Il costo totale del grande evento sportivo è stimato intorno ai 182 milioni di franchi.
Il contributo della Confederazione è di 82,5 milioni: 35,7 per la sicurezza, 10,8 per gli stadi, 7 per la direzione del progetto, 4 per i trasporti pubblici e 5 per la promozione. È prevista una riserva di 10 milioni. Stessa cifra per la pubblicità.
Il 1° gennaio 2007, in Svizzera è entrata in vigore la legge anti-hooligan.
Elaborata in vista degli europei di calcio del 2008, la legge ha preso spunto anche dai ripetuti episodi di violenza che hanno scosso il campionato di calcio svizzero.
Il suo punto chiave consiste nella creazione di una banca dati sui tifosi cosiddetti “a rischio”.
Tra le varie misure contro la tifoseria violenta, la legge anti-hooligan prevede il divieto di accesso agli stadi, l’introduzione di aree off limits, l’obbligo di presentarsi in polizia e la detenzione preventiva.
Zurigo, Berna, Basilea e Ginevra dovranno creare celle supplementari per 1’200 detenuti.
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