Fondi ebraici: il numero di beneficiari aumenta
Le banche svizzere rivelano 3'100 nomi supplementari di persone da risarcire tra i sopravvissuti dell’Olocausto o i loro eredi.
La nuova lista si aggiunge all’elenco di 21’000 nominativi già pubblicati nel quadro dell’accordo globale concluso nel 1998.
Le banche svizzere che si sono impegnate a versare indennizzi ai sopravvissuti dell’Olocausto hanno pubblicato 3’100 nomi supplementari di persone da risarcire.
“Questo è un passo importante che completa il processo di distribuzione dei fondi”, ha dichiarato l’avvocato delle vittime dell’Olocausto e dei suoi superstiti Burt Neuborne sulle pagine del “New York Times”.
Gli interessati potranno accedere all’elenco tramite internet (www.swissbankclaims.com e www.crt-ii.org).
Risarcire migliaia di perseguitati
Secondo il comunicato dello studio legale Milberg Weiss, gli istituti di credito elvetici (UBS e Credit Suisse) si sono detti pronti a pubblicare la lista dei possessori di conti bancari suscettibili di esser stati vittime del nazismo.
“Abbiamo motivo di credere che molti dei 3’100 conti bancari appartenevano alle vittime dell’Olocausto”, ha indicato Neuborne.
La nuova lista – che si aggiunge, in ordine di tempo, ai 21’000 nominativi pubblicati nel 2001 – è il risultato di mesi di trattative tra le banche, le autorità svizzere e Neuborne, professore all’Università di New York.
Un accordo da 1,25 miliardi di dollari
Nel 1998, l’UBS e il Credit Suisse, accusate di non aver restituito i capitali depositati su diversi conti nel periodo del Nazismo (1933-1945), avevano sbloccato 1,25 miliardi di dollari nel quadro di un accordo globale concluso con le organizzazioni ebraiche.
Incaricato delle distribuzione del montante, il giudice Edward Korman, al quale spetta il compito di decidere la ripartizione finale.
La ripartizione dei risarcimenti
Il piano di ripartizione del miliardo e 250 milioni dell’accordo globale è stato adottato nel novembre 2000.
8 milioni sono stati versati ai rifugiati respinti dalla Confederazione e ai 215 prigionieri costretti a lavori forzati in imprese legate alla Svizzera.
Il giudice Korman aveva inoltre deciso di creare un fondo di 205 milioni destinato ai sopravvissuti che dovessero ritrovarsi nel bisogno. Il rimanente – 800 milioni circa, di cui 154,4 già distribuiti – è invece destinato a risarcire i titolari dei conti in giacenza o i loro eredi.
Restano dunque 645 milioni di dollari da distribuire. Per procedere a tale risarcimento e individuare i potenziali aventi diritto, il giudice Korman aveva lanciato un appello su internet nel novembre del 2003.
L’iniziativa ha avuto un notevole successo. Un centinaio di persone si sono fatte vive da ogni parte del mondo.
swissinfo e agenzie
La nuova lista elenca 3’100 nominativi supplementari, che si aggiungono ai 21’000 pubblicati nel 2001.
1,25 miliardi di dollari il totale dei risarcimenti da distribuire.
La nuova lista è il frutto di trattative che per mesi hanno riunito UBS e Credit Suisse, la Commissione federale delle banche, il Dipartimento federale di giustizia e l’avvocato americano Burt Neuborne.
Le persone che dovessero identificare un parente nel nuovo elenco, avranno tempo sei mesi per avanzare la richiesta di risarcimento.
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