Gli Stati uniti non rinunciano ad Adamov
L'ex ministro russo dell'energia nucleare, detenuto in Svizzera, vuole essere processato in patria, ma gli USA mantengono la loro richiesta di estradizione.
Ievgheni Adamov è accusato di aver intascato parte dei fondi versati dagli USA tra il 1993 e il 2003 per migliorare la sicurezza degli impianti nucleari russi.
Gli Stati Uniti mantengono «in modo deciso» la loro richiesta di estradizione dell’ex ministro russo dell’energia nucleare Ievgheni Adamov. Lo ha reso noto venerdì l’Ufficio federale di giustizia (UFG).
Adamov aveva accettato recentemente l’estradizione in Russia. La consegna alla magistratura moscovita, alla quale l’UFG ha dato il suo assenso il 25 agosto, non è tuttavia per il momento possibile, visto il mantenimento della richiesta americana. Adamov rimane dunque in carcere in Svizzera, ha indicato Folco Galli, portavoce dell’UFG.
Ora l’UFG dovrà valutare se esistono le premesse per un’estradizione di Adamov verso gli Stati uniti. Se la risposta dovesse essere affermativa, continua Folco Galli, l’UFG si troverà di fronte al compito di decidere a quale dei due paesi – Russia o Stati uniti – concedere l’estradizione.
L’UFG non ha dei limiti temporali per pronunciarsi sulla questione. Una volta nota la decisione delle autorità svizzere, Adamov avrà la possibilità di ricorrere. In questo caso, l’ultima parola spetterà ai giudici federali di Losanna.
Arrestato in maggio
Adamov, ministro russo dell’energia nucleare dal 1998 al 2001, è stato arrestato in Svizzera il 2 maggio scorso. Gli Stati uniti avevano espressamente richiesto il suo fermo.
Stando all’atto d’accusa americano, il 66enne ex ministro avrebbe stornato tra il 1993 e il 2003 oltre nove milioni di dollari che gli USA avevano messo a disposizione per migliorare la sicurezza degli impianti nucleari in Russia all’epoca del presidente Boris Eltsin.
In seguito anche le autorità russe hanno spiccato un mandato di cattura, che concerne sospette attività truffaldine fra il 1998 e il 2001.
swissinfo e agenzie
Ievgheni Adamov: ministro russo dell’energia atomica dal 1998 al 2001.
Arrestato a Berna il 2 maggio 2005 su richiesta degli USA.
Gli Usa lo accusano di aver intascato 9 milioni di dollari stanziati da Washington per il miglioramento della sicurezza delle centrali atomiche russe.
La Russia ne ha richiesto l’estradizione per dei motivi simili.
Adamov non si è opposto alla richiesta d’estradizione russa.
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