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Gli svizzeri lasciano Haiti

Dall'inizio dell'insurrezione, ai primi di febbraio, Haiti è in preda all'anarchia Keystone

Di fronte all'aggravarsi della situazione ad Haiti, metà della colonia svizzera ha già lasciato l'isola.

Domenica mattina, il contestato presidente haitiano Jean Bertrand Aristide era fuggito dal paese.

Circa metà dei 163 cittadini elvetici residenti ad Haiti hanno deciso di lasciare l’isola caraibica a causa dell’aggravarsi della situazione. Lo ha indicato domenica il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Simon Hubacher.

Gli altri svizzeri iscritti nelle liste del consolato generale ad Haiti hanno deciso di restare.

«Molti di loro sono fortemente radicati sull’isola, avendo la doppia nazionalità o essendo sposati con qualcuno del posto», ha aggiunto Hubacher, precisando che il DFAE segue con attenzione l’evolvere della situazione e li tiene costantemente informati.

La Svizzera – ha concluso il portavoce – non è in grado di evacuare tutti i suoi cittadini, come hanno già fatto altri paesi: un dispositivo di emergenza è stato previsto, ma verrà utilizzato solo come «ultima ratio».

Sull’isola caraibica la Confederazione è rappresentata da un console generale onorario – Jacqueline Flambert- Viret – e da un collaboratore, anch’egli cittadino svizzero.

Aristide ha finito per cedere alle pressioni

Jean Bertrand Aristide, primo presidente democraticamente eletto nel 1991 nei 200 anni di indipendenza, ha resistito a tre settimane di rivolta armata prima di cedere alle pressioni internazionali.

Sabato la Casa Bianca aveva attribuito la responsabilità della crisi di Haiti ad Aristide, che era stato invitato a riflettere bene sulla sua situazione e, di fatto, a lasciare il paese caraibico di 8 milioni di abitanti.

Gli Usa avevano inviato in aiuto di Aristide 20.000 soldati dopo un colpo di stato nel 1994.

Aiuto umanitario d’urgenza

Dopo la fuga del presidente, la Francia ha proposto che sia messo a punto senza indugi «un aiuto umanitario d’urgenza a favore della popolazione di Haiti».

Parigi ha pure lanciato un appello alla forze politiche e militari dell’ex-colonia perché cessi la violenza e si vada ad un processo di riconciliazione nazionale.

swissinfo e agenzie

Dopo la fuga da Haiti del presidente Aristide, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha votato all’unanimità l’invio nel paese di una forza di pace internazionale per tre mesi, per ristabilirvi l’ordine e la sicurezza.

Frattanto gli Stati Uniti hanno già inviato sull’isola un primo contingente di marines, che svolgeranno pure interventi umanitari e assistenza agli americani e agli altri stranieri che ne facciano richiesta.

La situazione sull’isola permane molto caotica. Secondo fonti giornalistiche, almeno una decina di persone sono morte nei disordini scoppiati a Port-au-Prince, la capitale del paese, dopo la partenza di Aristide.

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