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Governo: sì senza entusiasmo all’articolo sulla sanità

Pascal Couchepin ha presentato lunedì la posizione del governo Keystone

Il governo dice sì al nuovo articolo costituzionale sull'assicurazione malattia che sarà sottoposto al voto popolare il 1° giugno; ma è un sì senza entusiasmo.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di respingere la cosiddetta iniziativa- «museruola», che vorrebbe proibire ai membri del governo di fare campagna prima delle votazioni.

L’articolo costituzionale sull’assicurazione malattia suggella alcuni principi già contenuti nella relativa legge (LaMal) ed è praticamente innocuo: è stato questo il senso dell’intervento del presidente della Confederazione Pascal Couchepin lunedì a Berna.

Il ministro ha invitato il popolo ad approvare il controprogetto diretto all’iniziativa dell’Unione democratica di centro (UDC, destra nazional-conservatrice) «Sì al ribasso dei premi delle casse malati nell’assicurazione di base», nel frattempo ritirata.

Per quanto attiene alla campagna prima del voto, Couchepin è stato categorico: Santésuisse, l’organismo che riunisce gli assicuratori malattia, «non potrà utilizzare fondi provenienti dall’assicurazione obbligatoria di base».

Nessuna rivoluzione

Quello presentato lunedì costituisce un «sì istituzionale» obtorto collo. Il consigliere federale vallesano non ha infatti nascosto che il nuovo articolo costituzionale ha dovuto essere elaborato in tempi estremamente brevi, senza una procedura di consultazione.

«Normalmente vi è un dibattito in parlamento che permette di capire che cosa vogliono i promotori di un progetto di modifica costituzionale» – ha evidenziato il ministro della salute –, mentre l’articolo costituzionale in questione è stato adottato praticamente senza dibattito.

La sola differenza importante contenuta nell’articolo costituzionale sottoposto a votazione concerne il versamento dei contributi pubblici. Attualmente, essi vengono erogati anche ai fornitori di prestazioni, come gli ospedali. In futuro sarebbero destinati unicamente agli assicuratori.

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Libertà contrattuale immutata

Facendo riferimento al dibattito in merito all’oggetto, il ministro ha precisato che «accettare o rifiutare questo articolo non cambia nulla per quanto concerne la questione della libertà contrattuale. È completamente falso dire che il nuovo articolo pregiudicherebbe questa libertà. In realtà non contiene nessuna disposizione in merito su questo punto.

L’obbligo contrattuale non viene infatti evocato nell’articolo costituzionale, ma nemmeno vietato. «Da qui tutta l’ambiguità di quest’articolo», ha fatto notare il presidente della Confederazione. In ogni caso, su questo aspetto controverso relativo alla possibilità che una cassa malattia collabori solo coi medici di propria scelta, dovrà decidere il parlamento mediante una modifica legislativa.

Iniziativa «museruola»

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di respingere la cosiddetta iniziativa- «museruola», che vorrebbe proibire ai membri del governo di fare campagna prima delle votazioni. L’iniziativa è stata presentata dal partito nazionalconservatore dell’Unione democratica di centro (UDC).

I cittadini – ha detto il presidente della Confederazione Pascal Couchepin – devono essere messi nelle condizioni di farsi un’opinione: «Permettere al governo di esprimersi non vuol dire accordargli una cambiale in bianco. A differenza dei partiti che fanno propaganda per sostenere le loro posizioni o i loro interessi, il governo è tenuto ad informare in modo corretto».

Il governo approva invece il controprogetto elaborato dal parlamento che impone al Consiglio federale di comunicare la sua posizione in modo oggettivo, trasparente e adeguato. Il governo non è autorizzato a fare campagna in modo aggressivo.

swissinfo e agenzie

Nel dicembre scorso il Parlamento svizzero ha approvato un nuovo articolo costituzionale, denominato «Per più qualità ed economicità nell’assicurazione malattie».

Si tratta di un controprogetto all’iniziativa popolare dell’Unione democratica di centro, intitolata «Sì al ribasso dei premi delle casse malati nell’assicurazione di base». La stessa UDC ha approvato il controprogetto e ritirato l’iniziativa.

L’articolo costituzionale viene sottoposto il prossimo 1° giugno a votazione federale. Chi vi si oppone (varie organizzazioni di medici, farmacisti, infermieri, pazienti e consumatori) ritiene che sia stato elaborato troppo in fretta: il progetto conterebbe diverse disposizioni inutili e ingannevoli e, inoltre, darebbe troppo potere agli assicuratori malattia.

A seconda della sua interpretazione, l’articolo potrebbe portare ad una soppressione dell’attuale obbligo contrattuale che lega assicuratori e fornitori di prestazioni.

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