I bambini senza padre delle lavoratrici del sesso filippine
Mitch, 28 anni, incinta di cinque mesi da uno straniero sconosciuto. Lavora come hostess sulla Fields Avenue per mantenere i suoi due bambini.
stephanie borcard & nicolas metraux / BM-photo
Il Las Vegas, uno dei numerosi club del quartiere a luci rosse di Angeles City. Circa 12'000 donne lavorano in questo tipo di locale, i cui proprietari sono spesso stranieri: americani, australiani, tedeschi e più recentemente coreani e giapponesi.
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Kayla Jolie, sei anni. Suo padre, un irlandese, l'ha sostenuta finanziariamente per dieci mesi prima di scomparire.
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Mary Grace, 16 anni. Non ha mai incontrato suo padre, uno svizzero. Conosce però il suo nome e aveva una sua foto, prima che il clima umido la distruggesse. È cresciuta con sua zia.
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Princess Ann, un anno. Suo padre ha una sessantina d'anni, è spagnolo ed ha trascorso una settimana ad Angeles City. Non è neppure al corrente che nelle Filippine ha una figlia.
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Pubblicità per un bar di striptease. Ad Angeles City tutto è cominciato con qualche locale attorno alla base militare di Clark. Il fenomeno si è ampliato durante le guerre di Corea e del Vietnam. Dopo la partenza degli americani nel 1991, molti bar sono stati chiusi. Cinque anni dopo, forse grazie allo sviluppo di internet, gli affari sono ripresi.
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Mark Anthony, 29 anni. Suo padre, un marine americano di stanza a Okinawa, si trovava in vacanza ad Angeles City quando ha avuto una relazione di un mese con Rose. Le ha chiesto di abortire, ma Rose ha rifiutato. Da quando è rientrato nella Carolina del Nord, la ragaza filippina non ha più avuto sue notizia. Quando era a scuola, Mark è stato spesso trattato da «kabuti» (fungo) o da «peke» (falso americano). Oggi lavora in un albergo a Balibago.
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Marilyn, 51 anni, e suo figlio Curtis, 33 anni. Il padre di Curtis, un soldato dell'US Air Force, era basato a Seul. È venuto per qualche tempo in missione alla base di Clark. Aveva 27 anni e Marilyn solo 17 quando è rimasta incinta. Tutto quello che Curtis e sua madre hanno di lui sono qualche foto e la sua medaglia militare.
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«Dio benedisca la nostra casa». La fede cattolica è molto radicata nelle Filippine e vieta l'aborto. Non è raro vedere donne con cinque bambini filippini e un meticcio. Questi ultimi sono spesso chiamati «Tisoy», nella lingua locale, una parola che viene dallo spagnolo e che non ha una connotazione peggiorativa.
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Mechelle, 19 anni, lavora in un bar della Fields Avenue. Ha visto solo una volta sua padre, quando aveva nove anni, ma non si ricorda più del suo viso. Sa solo il suo nome e che è medico a Santa Maria, in California.
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Antonia, 26 anni, ha l'indirizzo del padre della figlia. Lui ha una sessantina d'anni, viene dalla Spagna e ha trascorso una settimana ad Angeles City. Non sa però di avere una figlia.
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Angelica, 24 anni, e sua figlia Azumi Rain, un anno, nei locali della Fondazione Renew. Il padre della piccola è un tedesco, che gestisce un albergo a Balibago. Non vuole riconoscere sua figlia e rifiuta di fare un test del DNA. Ha interrotto ogni contatto con Angelica.
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Un tipico scorcio di un quartiere della periferia di Angeles City. La maggior parte delle lavoratrici del sesso vivono in questo tipo di ambiente.
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Ritchell Bulilan, 29 anni, sa solo che suo padre è tedesco. Cerca un suo percorso spirituale e pensa di diventare testimone di Geova.
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Benny, tre anni. Suo padre è australiano e lo sostiene finanziariamente con 10'000 pesos (215 franchi) al mese. La madre di Benny lavora sempre nella Fields Avenue.
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Scorcio di ordinaria miseria nel quartiere di Capaya.
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«Papà è partito» è una serie di fotografie sui bambini nati nel quadro di relazioni tra prostitute filippine e i loro clienti, spesso occidentali.
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A ottanta chilometri a nord di Manila, Angeles City è conosciuta per i suoi luoghi di prostituzione. Fino al 1991, la città ospitava la base aerea di Clark, la più grande dell’US Air Force al di fuori degli Stati Uniti. A causa della presenza di questo campo militare, sono sorti numerosi bordelli e bar, trasformando la città in una delle destinazioni favorite dei turisti sessuali.
Oggi circa 12’000 donne lavorano nei locali a luci rosse lungo la Fields Avenue. Contrariamente a ciò che succede in Thailandia, nelle Filippine i clienti cercano soprattutto una «girlfriend experience», una relazione con una prostituta che dura qualche settimana o qualche mese.
Ogni anno, da questi rapporti nascono migliaia di bambini. I padri, da qualunque paese vengano, abbandonano spesso i loro figli. In questo paese molto cattolico, l’aborto è considerato un crimine. Questi bambini crescono così cercando la propria identità.
Le fotografie sono state scattate a Angeles City nell’agosto 2014.
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