I conti in Svizzera dell’affare Mediaset
I giudici milanesi hanno individuato dieci nuovi conti correnti sospetti in Svizzera nell'ambito di un'inchiesta penale contro Mediaset, il gruppo di Berlusconi.
La procura federale ha confermato le informazioni pubblicate da alcuni giornali italiani sull’esistenza di questi conti, che chiamano in causa il presidente del governo italiano.
Mediaset, il gruppo privato italiano nel settore delle comunicazioni e dei media televisivi, è accusato di presunte irregolarità nella compravendita di diritti televisivi e cinematografici.
In relazione a questa inchiesta, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha fatto bloccare tre milioni di franchi su conti bancari sospetti in Svizzera su richiesta delle autorità penali italiane. Lo ha indicato mercoledì la stessa Procura federale, precisando di avere aperto il 3 ottobre una propria inchiesta per presunto riciclaggio di denaro.
L’MPC ha confermato informazioni pubblicate dai media della vicina penisola sull’esistenza di tali conti in Svizzera, individuati dalla Procura di Milano.
Conti bloccati
In totale gli inquirenti avrebbero trovato undici nuovi conti – dieci in Svizzera e uno nel Liechtenstein – che vanno ad aggiungersi ai sette individuati dopo la perquisizione del 14 ottobre scorso nella sede di Mediatrade, una società controllata di Mediaset. Quest’ultima, in una nota diramata martedì, aveva negato tutto.
Il procuratore milanese Fabio De Pasquale ha precisato che la magistratura lombarda, dal maggio 2002, ha trasmesso all’MPC una ventina di domande di assistenza giudiziaria. Quasi tutte sono state accolte, certe con il consenso dei diretti interessati, altre dopo sentenze del Tribunale federale. La giustizia elvetica ha bloccato altri 12 conti, di cui 5 del produttore cinematografico californiano Farouk Agrama, considerato il «socio occulto» di Silvio Berlusconi.
Secondo il quotidiano italiano «Corriere della Sera», sui cinque conti ci sono 140 milioni di franchi. L’MPC ha indirettamente confermato l’informazione, affermando di avere ordinato diversi sequestri «nell’ambito di domande di assistenza giudiziaria provenienti dalla Procura di Milano, per importi dell’ordine di grandezza di quelli indicati nella stampa italiana».
swissinfo e agenzie
Fininvest è la holding della famiglia Berlusconi. È presieduta dalla figlia del presidente del governo italiano, Marina.
Un altro suo figlio, Pier Silvio, è vicepresidente del gruppo audiovisivo italiano Mediaset, di cui Fininvest detiene il 34,3% del capitale.
A fine ottobre, un tribunale milanese ha aperto un’udienza preliminare a carico di 14 persone, fra cui Silvio Berlusconi, per un affare di frode fiscale riguardante Mediaset.
Le udienze sono aggiornate al 7 novembre.
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