I diritti di Fido e Fufi
Dal primo di aprile gli animali non sono più trattati come oggetti ma come esseri viventi, sensibili, in grado di sentire e soffrire.
Lo stabilisce una modifica legislativa che tiene conto dell’evoluzione del rapporto fra uomo e animale.
Cani, gatti, porcellini d’India, criceti, pappagalli, pesci vivono ormai a tu per tu con noi. Sono spesso l’orgoglio e la gioia dei proprietari, soprattutto dei bambini e da tempo, nella vita quotidiana, non vengono più considerati alla stregua di cose.
Una realtà della quale ha dovuto tener conto anche la legislazione. Molte persone ritengono infatti superata la concezione giuridica, basata sulla tradizione del diritto romano, che considera l’animale una cosa.
Le nuove norme, entrate in vigore il primo aprile, sono contenute nell’articolo 641a del Codice civile svizzero e presentano alcuni cambiamenti rispetto al passato.
Norme più rispettose dell’animale
In futuro chi trova un animale dovrà annunciarne il ritrovamento presso lo speciale ufficio cantonale. Chi non lo farà, verrà punito. Gli animali diventeranno di proprietà di chi li ha trovati, già dopo due mesi.
Chi ferisce un animale, dovrà pagare le spese per farlo curare anche se esse superano il valore commerciale dell’animale. Dovrà pure tener conto del valore sentimentale della bestia.
Nel caso di separazioni, divorzi o divisioni di eredità contestate, il giudice può attribuire la custodia dell’animale alla persona che offre la soluzione più adeguata alla bestia.
Infine, un animale che vive nell’ambito domestico e non è tenuto per fini di guadagno, non potrà essere trattato come un bene sequestrabile nel caso, ad esempio, di pignoramenti.
Le nuove norme non riguardano i canili o gli animali nelle fattorie perché il regolamento di questi ultimi è già contemplato nella Legge sulla protezione degli animali.
Anni di lotte
Per arrivare all’applicazione dell’articolo 641a ci sono voluti ben 13 anni. Come mai? All’ inizio le rivendicazioni degli ambientalisti erano ancora molto nuove e i politici erano scettici. Inoltre, la Legge svizzera sulla protezione degli animali veniva considerata buona, rispetto agli altri Paesi europei.
Nel 1999, tuttavia, il consigliere agli Stati Dick Marty presenta l’iniziativa parlamentare “Per un migliore statuto giuridico degli animali”. Gli fanno eco nel 2000 due iniziative popolari, lanciate dagli ambientalisti.
Nel febbraio del 2002 il governo approva le modifiche della legge, proposte dalla commissione degli affari giuridici del Senato, che sono riconducibili all’iniziativa parlamentare di Dick Marty. Valgono come controprogetto indiretto alle due iniziative popolari, che vengono così ritirate.
Il concetto dell’animale come essere vivente e non come oggetto non viene più messo in discussione.
Il primo aprile 2003 cani, gatti, porcellini d’India e pappagalli possono cantare vittoria!
swissinfo, Elena Altenburger
1999: Iniziativa parlamentare Dick Marty
2000: Lancio di due iniziative popolari
2002: Il Consiglio federale approva le modifiche della legge
2003: Le nuove norme entrano in vigore
Gli animali domestici sono ormai entrati a far parte della nostra vita quotidiana. Non è quindi più accettabile che il diritto qualifichi ad esempio il ferimento di un animale come un danno materiale.
Dal primo di aprile tutto è diverso. Grazie ad una modifica legislativa gli animali domestici sono considerati alla stregua di esseri viventi e non più di oggetti.
Ci sono voluti diversi interventi politici e due iniziative popolari, poi ritirate, per convincere gli scettici che anche l’animale è dotato di sensibilità e percezione del dolore e che come tale deve poter godere di un migliore statuto giuridico.
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