Il diario del sequestro
I quattordici turisti europei (quattro svizzeri, nove tedeschi ed un olandese) liberati lunedì erano gli ultimi ostaggi rimasti di un gruppo di 32 persone sequestrate.
I rapimenti erano avvenuti tra metà febbraio e metà marzo nel Sahara algerino.
20/23 febbraio: è la data dell’ultimo contatto con un gruppo di 11 turisti (quattro svizzeri, sei tedeschi, un austriaco), che si trovano nell’area di Illizi, nei pressi della frontiera tra Algeria e Libia.
10 marzo: il gruppo viene ritenuto disperso.
12 marzo: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) è ufficialmente informato della scomparsa degli svizzeri e avvia una ricerca internazionale.
17 marzo: anche un secondo ed un terzo gruppo di turisti vengono dichiarati dispersi.
30 marzo: un quarto gruppo, comprendente cinque tedeschi e uno svedese, viene dichiarato disperso.
2 aprile: dichiarato disperso un quinto gruppo, ne fanno parte quattro tedeschi.
4 aprile: scompare un sesto gruppo, con otto austriaci.
9 aprile: la ministra degli esteri elvetica, Micheline Calmy-Rey, discute della questione in una telefonata all’omologo algerino Abldeaziz Blekhadem.
11 aprile: scompare un settimo gruppo, con due austriaci.
17 aprile: in una lettera al ministro algerino degli esteri, Micheline Calmy-Rey chiede di fare tutto il possibile per non mettere in pericolo la vita degli ostaggi.
9 maggio: l’ambasciatore Blaise Godet, capo delle divisione politica del DFAE, va ad Algeri per rafforzare i contatti ad alto livello. Al suo ritorno non da nuove informazioni.
13 maggio: con un’operazione condotta dai militari algerini, sono liberati 17 turisti: dieci austriaci, sei tedeschi e uno svedese. Nove rapitori sono uccisi.
14 maggio: l’Ufficio federale di polizia invia in Algeria altri esperti.
24 maggio: Micheline Calmy-Rey incontra a Ginevra il ministro degli esteri algerino Abldeaziz Blekhadem.
24 luglio: l’ambasciatore Blaise Godet dichiara che gli ostaggi si trovano in Mali.
26 luglio: un esperto della polizia giudiziaria federale è inviato in Mali per partecipare alla localizzazione degli ostaggi.
29 luglio: muore nelle mani dei rapitori, probabilmente in seguito alla fatica e ad un’insolazione, la turista tedesca Michaela Spitzer, di 46 anni.
10 agosto: Berna invia in Mali un altro agente della polizia giudiziaria federale.
18 agosto: il portavoce della presidenza del Mali conferma ufficialmente che gli ostaggi sono stati rilasciati.
19 agosto: le autorità svizzere, tedesche e maliane confermano che stanno bene e sono al sicuro. I 14 turisti dal Mali rientrano in Europa con un aereo tedesco.
swissinfo e agenzie
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