Il prezzo della criminalità economica
Negli ultimi due anni i criminali in colletto bianco si sono infiltrati nel 37% delle società internazionali. E un’impresa su quattro si trova in Svizzera.
Ogni volta, secondo uno studio della PricewaterhouseCoopers, le perdite ammontano a milioni di dollari.
Negli ultimi due anni un’impresa svizzera su quattro è stata vittima della criminalità economica.
Un dato che emerge da uno studio, effettuato dalla società di consulenza Pricewaterhouse Coopers (PwC), che ha esaminato 3’600 società in 50 Paesi, di cui 89 in Svizzera.
Le perdite delle società colpite ammontano in media a vari milioni di dollari.
La classifica delle imprese più corrotte è guidata dall’Africa dove negli ultimi due anni la criminalità economica ha toccato il 51% delle ditte.
Al secondo posto figurano gli Stati Uniti (41%), seguiti dalla regione asiatica (39%), dall’America latina (38%) dall’Europa centro-orientale (37%) e dall’Europa occidentale (34%).
La Svizzera migliorata
Rispetto ad uno studio realizzato nel 2001, l’Europa è “peggiorata”. La percentuale di società colpite dal fenomeno è salita del 5% nell’Europa occidentale e dell’11% nell’Europa centro-orientale.
La Svizzera se l’è cavata meglio di due anni fa con una percentuale del 24% contro il 28% del 2001.
Tuttavia, secondo PricewaterhouseCoopers “la criminalità economica resta un pericolo reale per le società svizzere”.
E’ dunque giunto il momento di rivedere i meccanismi di prevenzione, creati per evitare questo tipo di rischi.
Corruzione e riciclaggio
Sia in Svizzera, che all’estero, i delitti più frequenti sono legati a malversazioni finanziarie e costituiscono il 60% dei casi di criminalità economica.
La Svizzera registra anche numerosi casi di corruzione, in ragione del 18%. Una percentuale elevata rispetto agli altri Paesi europei (11%) e al resto del mondo (14%).
John Wilkinson, responsabile dello studio, motiva l’elevata percentuale elvetica con gli stretti legami che intercorrono fra acquirenti e venditori in Svizzera.
Anche la percentuale di crimini legati al riciclaggio in Svizzera è particolarmente alta (20% contro il 3% a livello mondiale).
Per Wilkinson questo risultato negativo implica anche un aspetto positivo. “Laddove i meccanismi di controllo funzionano bene, le irregolarità vengono alla luce più spesso”.
Danni “materiali”
Questi delitti economici causano perdite finanziarie per milioni di dollari. I danni morali e d’immagine non si possono ovviamente nemmeno quantificare.
Lo studio ha pure provato che la fiducia delle imprese nei propri sistemi di controllo viene regolarmente smentita dalla realtà.
Nel 51% dei casi i delitti sono stati scoperti grazie a controlli interni. Nel 43% invece, la scoperta di irregolarità è avvenuta per caso.
Secondo gli esperti della PricewaterhouseCoopers i casi di delitti economici non scoperti rischiano pertanto di essere più alti del previsto.
Il pericolo maggiore, secondo gli autori dello studio, in questo momento viene comunque dalla cybercriminalità.
swissinfo e agenzie
Secondo un sondaggio compiuto dalla società di consuenza PricewaterhouseCoopers, il 37% delle aziende nel mondo e il 24% delle aziende svizzere è interessato da casi di criminalità economica.
Il risultato relativamente migliore della Svizzera si spiegherebbe con migliori meccanismi di sorveglianza e con una maggiore attenzione per il tema.
I casi di corruzione sono però più frequenti in Svizzera (18% dei casi di criminalità economica) rispetto alla media mondiale (14%). Ciò dipende probabilmente dalla maggiore prossimità tra gli attori di transazioni economiche.
Anche la percentuale di crimini legati al riciclaggio in Svizzera è particolarmente alta (20% contro il 3% a livello mondiale).
Negli ultimi 2 anni i casi di criminalità economica nel mondo sono aumentati del 5%
Il 37% delle aziende nel mondo si dice toccato da casi di criminalità (in Svizzera il 24%)
Lo studio è stato compiuto su 3600 aziende in 50 paesi (89 in Svizzera)
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