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Il ritorno a casa di un nomade ticinese

Claudio Caccia: dal Ticino al mondo e ritorno swissinfo.ch

Dopo aver vissuto durante vent'anni in tutto il mondo, Claudio Caccia ha deciso di ritornare nella sua terra d'origine. Intervistato da swissinfo, il cuoco ticinese racconta di aver trovato un angolo di paradiso a Dötra, nell'alta Valle di Blenio.

Dötra è una frazione della Valle di Blenio, situata a circa 1’800 metri di altitudine: è proprio questo il luogo in cui ha scelto di abitare Claudio Caccia. Affiancato dalla compagna Françoise e dal cane Kiriku, il cuoco ticinese si occupa del Grotto Dötra, nell’omonima località.

Nel corso della sua vita, Caccia ha vissuto in tutti i continenti tranne l’Antartide: «Mi sono trovato molto bene anche in Honduras e nella Polinesia francese, ma qui ci sono i profumi di casa mia, il mio clima», risponde, quando gli viene chiesto come mai ha scelto di risiedere qui, dopo aver trascorso molti anni in zone tropicali.

«In Polinesia, vi è una sola stagione. Ogni stagione ha però un profumo differente e quindi ne sentivo la mancanza. L’odore degli alberi e dell’erba mi ricordano la mia infanzia».

Giacarta e James Bond

Cresciuto a Mendrisio, Claudio sogna di viaggiare in paesi lontani e per questo motivo decide di diventare cuoco.

«Ho visto un film di James Bond girato a Giacarta: ho deciso che desideravo andarci e l’ho fatto». Il cuoco ticinese non ha particolarmente apprezzato la vita nella capitale indonesiana, dove ha lavorato per un albergo di lusso: «Si passava da un ambiente con l’aria condizionata all’altro; non era praticamente possibile camminare per strada poiché il clima era sempre troppo caldo, umido e inquinato».

Da Seul a Santo Domingo

Claudio e Françoise hanno incominciato il loro peregrinare dal Canada, prima di spostarsi nel resto delle Americhe e da lì agli altri continenti.

Tra le varie tappe, figurano soggiorni a Miami, Rio de Janeiro, Bali, Seul, Maldive e Santo Domingo, dove Claudio e Françoise hanno gestito un ristorante, così come in Honduras e a N’Djamena, nel Ciad.

Inoltre, la coppia ha lavorato presso una scuola di cucina francese in Colombia e ha gestito la cucina di un elegante ristorante italiano di Vancouver, in Canada. Claudio elenca tutte le località in cui ha avuto la possibilità di vivere, ma si capisce che per lui queste esperienze appartengono ormai al passato. «Adesso non ho più voglia di viaggiare», afferma.

Amore a prima vista

Ma per quale motivo Claudio e la sua compagna hanno deciso di vivere in una delle località più isolate del cantone Ticino, raggiungibile soltanto tramite una strada ripida e stretta, resa insidiosa durante buona parte dell’anno dalla neve e dal ghiaccio?

«Qui potremmo essere in Canada o in Nepal», risponde il nostro interlocutore. «Non ci piacciono gli ambienti urbani: avevamo un ristorante a Chiasso, ma abbiamo deciso di cercare qualcosa in montagna».

Claudio e Françoise hanno quindi consultato l’elenco telefonico, per individuare eventuali ristoranti da gestire in quota. Centro al primo colpo: il comune di Olivone segnala alla coppia il Grotto Dötra. «Ci è subito piaciuto», ricorda Claudio.

Una scelta azzeccata

È domenica sera, verso la fine del mese di novembre: Claudio ha cucinato un risotto a base di gorgonzola fuso, funghi e altri ingredienti. Si tratta del «risotto Dötra», una sua ricetta.

Dopo cena, Claudio esce dal ristorante per ammirare la vista delle montagne al tramonto. «Non sono interessato al paradiso, ma desidero essere qui. Non ci sono aggressioni né pericoli: ci sono invece la natura, i profumi e un bel clima».

Dopo aver ammirato in silenzio il maestoso panorama circostante, Claudio Caccia ammette di aver finalmente trovato il suo Shangri-La.

swissinfo, Dale Bechtel, Olivone
(traduzione e adattamento: Andrea Clementi)

Il Grotto Dötra è situato a circa 1’800 metri altitudine, nell’alta Valle di Blenio (Ticino).

Il ristorante è aperto tutto l’anno.

La frazione di Dötra, sul territorio di Olivone, fa parte del comune di Blenio (nato nel 2006 dalla fusione dei comuni della valle).

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