Il Tamiflu sotto sorveglianza
Le autorità sanitarie europee ed americane hanno posto sotto sorveglianza il medicinale antivirale per accertare eventuali effetti secondari pericolosi.
La somministrazione del Tamiflu è stata associata alla morte di alcuni adolescenti. Nessun legame è stato però provato finora.
All’Agenzia europea dei medicamenti (EMEA) sono stati segnalati negli ultimi giorni due casi di suicidio, avvenuti negli ultimi due anni, che potrebbero essere associati al farmaco antivirale.
Si tratta di due adolescenti che avevano manifestato un comportamento anormale e perturbato durante il periodo di somministrazione del Tamiflu, prodotto dall’azienda farmaceutica svizzera Roche.
“Finora nessuna relazione di causa ed effetto può essere però stabilita”, ha fatto notare l’EMEA.
“Generalmente altri medicinali vengono ingeriti assieme al Tamiflu, in caso di influenza. I pazienti con una febbre molto alta possono inoltre manifestare dei sintomi psichiatrici anormali”.
Attualmente, all’interno dell’Unione europea, il Tamiflu può essere prescritto a titolo terapeutico a partire dall’età di 1 anno e a titolo preventivo a partire da 13 anni.
Nessun legame
Venerdì, la Food and Drug Administration (FDA), l’autorità sanitaria americana, ha indicato di non poter concludere che esistano dei legami tra il medicamento Tamiflu e la morte di dodici bambini o adolescenti in Giappone, trattati con l’antivirale.
In quattro casi si è trattato di morte istantanea, le cui cause non sono state accertate. Gli altri decessi sono legati ad affezioni cardio-polmonari, pomonite, asfissia e pancreatite, oltre che ad una caduta mortale.
Il giorno precedente, la FDA aveva pubblicato un rapporto per valutare eventuali legami tra la somministrazione del Tamiflu e dei problemi psichiatrici rilevati presso 32 persone a livello mondiale.
33 milioni di persone curate
Da parte sua, la Roche ha respinto ogni legame tra il medicinale e i decessi registrati in Giappone. Secondo l’azienda farmaceutica elvetica, questi decessi sono dovuti a complicazioni provocate dall’influenza stessa.
“In base alla valutazione delle analisi cliniche, dei dati sulla sicurezza a livello mondiale e agli studi epidemiologici resi noti da Roche alle autorità sanitarie di tutto il mondo, non ci sono fino ad oggi evidenze che correlino in alcun modo l’assunzione di Tamiflu agli eventi fatali suddetti o a disturbi neuropsichiatrici”, afferma l’azienda farmaceutica in un comunicato.
Roche ha inoltre ricordato che il Tamiflu ha già permesso di curare 33 milioni di persone nel mondo, dalla sua commercializzazione nel 1996.
Nel periodo 2001-2005, oltre 11 milioni di bambini e giovani di età inferiore a 16 anni sono stati curati grazie al medicinale soltanto negli Stati uniti e in Giappone.
“Siamo sicuri del fatto che il Tamiflu può essere impiegato senza alcun problema per curare adulti e bambini”, ha dichiarato un portavoce della Roche negli Stati uniti.
Secondo il gruppo basilese, non sono stati rilevati aumenti di casi mortali o psichiatrici presso i pazienti che hanno fatto uso del Tamiflu, rispetto agli altri pazienti con l’influenza.
Crescita spettacolare delle vendite
Il medicinale prodotto e venduto dall’azienda farmaceutica svizzera Roche viene considerato il rimedio più efficace sviluppato finora per combattere diversi ceppi virali d’influenza, tra cui quelli all’origine negli ultimi anni dell’influenza stagionale.
In seguito alle minacce di una pandemia di influenza aviaria, grandi scorte di questo farmaco sono state comperate da governi, ospedali e privati in tutto il mondo.
L’azienda farmaceutica svizzera ha quindi raddoppiato la produzione nel corso di quest’anno, che raggiungerà 55 milioni di dosi. Per l’anno prossimo il numero di confezioni prodotte dovrebbe venir ulteriormente triplicato.
Grazie a questo balzo spettacolare delle vendite di Tamiflu, le quotazioni del titolo Roche hanno registrato una forte progressione nelle ultime settimane.
I corsi sono invece scese sensibilmente in questi giorni, in seguito alle notizie relative ad eventuali complicazioni legate alla somministrazione del medicinale antivirale.
swissinfo e agenzie
Il Tamiflu è stato elaborato nel 1994 nei laboratori dell’azienda farmaceutica Gilead, negli Stati uniti.
Nel 1996, la Roche ha rilevato i diritti di sviluppo e commercializzazione del farmaco anti-influenza.
Finora, 33 milioni di persone colpite dall’influenza stagionale in un’ottantina di paesi sono state curate con il Tamiflu.
La settimana scorsa Roche ha annunciato di aver raddoppiato la produzione di Tamiflu, passando da 27 milioni di dosi nel 2004 a 55 milioni nel 2005.
Attualmente il medicinale antivirale viene fabbricato in 12 stabilimenti di diversi paesi.
Roche ha avviato delle trattative con 8 aziende interessate ad acquistare i diritti per assumere una parte dei processi di produzione.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questo farmaco rappresenterebbe l’arma più efficace per fronteggiare un’eventuale pandemia di influenza aviaria.
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