L’accusato ha perso la famiglia a Überlingen
Martedì a Zurigo, la polizia ha arrestato un sospetto dell’omicidio di un responsabile del controllo aereo di Skyguide. L’uomo nega i fatti.
Una cosa è sicura: l’accusato ha perso la famiglia nella catastrofe aerea del 2002. La vittima era in servizio quando due aerei si sono scontrati nei cieli sopra Überlingen.
L’uomo, arrestato dalla polizia zurighese, è un 48enne la cui nazionalità non è stata resa nota. È accusato dell’omicidio di un controllore aereo, pugnalato martedì sera sul terrazzo della sua abitazione a Kloten (ZH).
Il sospetto è stato fermato la scorsa notte, ma non ha confessato il delitto, come hanno indicato in una conferenza stampa gli inquirenti. Si trovava in Svizzera dal 18 febbraio scorso. Secondo le prime indicazioni delle autorità, ha perso la moglie, un figlio e una figlia nella collisione aerea di Überlingen (D).
La polizia si è messa sulle sue tracce dopo aver raccolto delle testimonianze secondo le quali il sospetto si era più volte comportato in modo appariscente, in particolare durante la commemorazione del primo anniversario dalla strage aerea, il primo luglio scorso.
Omicidio premeditato?
Le informazioni raccolte dalla polizia sembrano confermare la tesi di un omicidio premeditato. Nei giorni scorsi, infatti, un individuo si era recato all’indirizzo della vittima e al suo posto di lavoro.
Alcuni vicini avrebbero confermato di essere stati interpellati da uno sconosciuto che cercava l’appartamento della vittima. Avrebbe chiesto informazioni sull’impiegato di Skyguide con un biglietto con l’indirizzo esatto in mano.
Anche la moglie della vittima avrebbe parlato con lo sconosciuto. Lei stessa ha poi trovato il marito a terra, vittima di una serie di ferite procurate da un coltello. La polizia ha ritrovato anche l’arma, si tratterebbe di un coltello di 14 centimetri.
I precedenti
La vittima era l’unico impiegato della società di controllo aereo svizzera in servizio la notte del 1° luglio 2002. Mentre il suo collega si trovava in pausa, c’è stata la collisione a 11 mila metri d’altezza di un charter della Bashkirian Ailines con un velivolo cargo della DHL.
Seguendo le indicazioni del servizio di controllo, l’aereo aveva iniziato la manovra di discesa per evitare lo scontro con l’altro velivolo. Ma fatalmente, anche gli strumenti di controllo del volo cargo avevano indicato la necessità di una discesa immediata. Lo scontro non ha lasciato superstiti. Gli ordini imprecisi dati dal controllore assassinato hanno contribuito alla catastrofe.
Sul velivolo charter della Bashkirian Airlines si trovavano numerose famiglie in viaggio verso la Spagna.
Accusato non confessa
L’uomo fermato dalla polizia era già stato in Svizzera in occasione della commemorazione dedicata alle vittime della sciagura aerea. Secondo Pascal Gossner, intervenuto a nome della procura zurighese, «l’individuo ha dato l’impressione di non aver superato la drammatica perdita della famiglia». Malgrado questo sarebbe risultato cosciente e non ha confessato il crimine.
Gerrit Wilmans, un avvocato che rappresenta le vittime del crash aereo nelle cause di risarcimento, si è detto costernato per il drammatico caso: «Questo episodio è uno shock per tutte le famiglie russe coinvolte nella tragedia».
L’avvocato non ha voluto fare ulteriori commenti sul caso che implica ora uno dei suoi clienti. Si tratterebbe comunque di un’azione sconsiderata, legata ad un gesto disperato di un singolo individuo e non una rappresaglia contro Skyguide. Da parte sua, Skyguide non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
swissinfo e agenzie
Arrestato a Zurigo un individuo sospettato di aver ucciso a coltellate un impiegato della società di controllo aereo Skyguide. L’accusato ha perso la moglie e due figli nel crash aereo.
L’incidente è avvenuto il primo luglio 2002, alle 23:43, quando un Tupolev 154 della Bashkirian Airlines e un Boeing 757 cargo della DHL si erano scontrati sopra Überlingen, in Germania, in un territorio controllato dalla società svizzera Skyguide.
A bordo del cargo si trovano due piloti, nel velivolo russo 69 persone, quasi tutti giovani che si recavano in Spagna per una vacanza premio. Tutti i passeggeri muoiono nell’impatto.
Il controllore, ucciso martedì, era l’unica persona in servizio al momento della collisione.
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