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La galera per un pirata della strada

Alcol e velocità eccessiva sono le cause principali di ritiro della patente Keystone

Aveva già sulle spalle sei ritiri della patente quando due anni fa investì mortalmente una ragazzina. L'automobilastro dovrà scontare la sua pena in prigione.

Nel canton Argovia, il caso aveva destato molto clamore. Ci si chiede soprattutto perché in Svizzera i pirati della strada notori non siano puniti più duramente.

Il tribunale di Bremgarten, nel canton Argovia, ha condannato un 40enne a nove mesi di prigione per omicidio per negligenza e violazione del limite massimo di velocità.

Nel novembre del 2005 l’uomo, mentre circolava su quella che è stata soprannominata la “strada della morte” nei pressi di Wohlen, ha investito una ciclista quattordicenne. Era l’imbrunire e la ragazzina, che si trovava a due passi da casa, stava spingendo la bicicletta nell’intento di attraversare la strada quando è sopraggiunto a grande velocità l’automobilista che l’ha investita. È morta sul colpo.

Il caso ha destato clamore non solo per l’incidente in sé, quanto piuttosto per il fatto che l’uomo era un pirata della strada notorio a cui era già stata più volte ritirata la patente. Ciò che più inquieta è che l’abbia poi riottenuta malgrado in una decisione, l’ufficio della circolazione avesse decretato che l’automobilista “non era caratterialmente atto a condurre veicoli a motore, né ad attenersi ai limiti di velocità prefissati”.

Roland Wiederkehr, presidente dell’associazione svizzera delle vittime delle famiglie della strada (Roadcross), non vuole commentare la decisione del tribunale argoviese. Preferisce prima conoscerne i dettagli. Constata tuttavia che in Svizzera le violazioni al codice stradale non sono punite in modo sufficientemente severo.

Svizzera senza patente a punti

Come è possibile che il 40enne italiano abbia potuto nuovamente mettersi al volante? In diversi paesi dell’Unione europea vige il sistema della patente a punti, che permette di lottare in modo più efficace contro i pirati della strada.

Alla patente corrisponde un certo numero di punti (ad esempio dodici in Francia). Quando un automobilista commette un’infrazione, gli viene sottratto un determinato numero di punti a dipendenza della gravità della violazione. A chi rimane senza punti viene ritirata la patente. Se vorrà guidare nuovamente, al conducente non rimarrà che rifarla dall’inizio. Si noti tuttavia che seguendo determinati corsi, ad esempio un corso di sensibilizzazione, è possibile riacquistare punti.

In Svizzera tale sistema non è stato introdotto. Coloro che commettono un’infrazione grave (ad esempio guidare con un tasso d’alcolemia superiore allo 0,8 per mille o superare di 35 km/h la velocità massima consentita in autostrada) è multato e privato di patente per almeno tre mesi.

La licenza di condurre può essere ritirata a vita solo se nei cinque anni precedenti la nuova infrazione, la patente era già stata ritirata per un’infrazione grave.

La decisione di ritirare o di restituire la patente compete a delle commissioni amministrative. Il problema, secondo Roland Wiederkehr, consiste nel fatto che dopo il ritiro, la patente viene restituita in seguito ad una perizia medica: “I dottori e gli psicologi dovrebbero essere maggiormente responsabilizzati in merito”, sostiene il presidente di Roadcross.

Il procuratore generale del canton Zurigo, Lukas Wehrli, condivide questa opinione. Durante la trasmissione “10vor10” della televisione svizzera tedesca, ha affermato che gli esperti “non sono sufficientemente qualificati”.

Inasprimento

Per allontanare a lungo se non definitivamente i recidivi dalla strada, occorrerebbe modificare la legislazione, ha dichiarato Lukas Wehrli.

Oppure si potrebbe introdurre una scatola nera nei veicoli, ma tale soluzione potrebbe rivelarsi problematica per quanto concerne la protezione dei dati.

Roland Wiederkehr la considera tuttavia una buona opzione: “Vogliamo che si introduca l’obbligo della scatola nera almeno dopo che la patente è stata ritirata due volte”, dichiara. Infatti un simile sistema permette di conoscere con esattezza la velocità con la quale l’automobilista guidava. E questo perché altrimenti – così come tra l’altro è capitato nel caso argoviese – i giudici devono sempre tener conto della velocità più bassa stimata in virtù del principio “in dubio pro reo”.

Anche un altro procuratore del canton Zurigo, Jürg Boll, chiede misure più severe. Lo Stato dovrebbe ritirare la patente ai pirati della strada per un periodo minimo di 2-5 anni. “I recidivi vanno tolti dal traffico”, ha dichiarato in un’intervista alla rivista Automobil Revue.

swissinfo

Tra le persone con meno di 45 anni, il fattore di mortalità più elevato è costituito dagli incidenti stradali.

L’obiettivo dell’UE e del governo svizzero è di diminuire della metà il numero di morti sulle strade entro il 2010.

La patente a punti è stata introdotta per la prima volta nel 1947 nel Connecticut ed è poi stata ripresa da tutti gli altri Stati USA e da diverse altre nazioni. La Germania l’ha introdotta nel 1961, la Gran Bretagna nel 1982, la Francia nel 1989 e l’Italia nel 2003.

La Svizzera non ha adottato il sistema della patente a punti. La Legge sulla circolazione stradale, modificata nel 2005 prevede un meccanismo di sanzioni «a cascata». Esso prevede ritiri di patente progressivamente più lungi – fino a un ritiro definitivo – con l’accumularsi delle infrazioni.

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