La mannaia si abbatte sul Servette
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La giustizia ha decretato venerdì il fallimento della società di calcio ginevrina, che dovrà ripartire dalla prima divisione.
Dopo diverse settimane di dichiarazioni contrastanti, il presidente della squadra non è riuscito a trovare nuovi investitori.
Per la squadra di calcio ginevrina del Servette è ormai finita. Il giudice del Tribunale di commercio della città sulle rive del Lemano ne ha infatti decretato il fallimento venerdì.
Questa sentenza mette di fatto la parola fine, o quasi, ad un’ingarbugliata vicenda durata diversi mesi. La società ha ancora la possibilità di inoltrare ricorso contro questa decisione, ma entro al massimo dieci giorni.
La storica squadra granata era ormai sommersa dai debiti, più di 10 milioni di franchi, secondo una stima. Nelle ultime settimane, il presidente della società, Marc Roger, ed alcuni ex dirigenti del club avevano cercato invano degli investitori.
Un ennesimo sconquasso per il calcio elvetico
Dopo essere rimasto privo del Lugano e del Losanna nel 2002 per ragioni simili, la massima serie elvetica perde così un’altra prestigiosa squadra. Contattato da swissinfo, Jacques Ducret, autore di diversi libri sul Servette non è sorpreso: «È veramente un peccato, ma è uno scenario che si profilava ormai da diverse settimane».
Nel corso dei suoi 115 anni di storia, il squadra ginevrina era riuscito ad aggiudicarsi 17 titoli nazionali, sette Coppe svizzere ed aveva partecipato a 27 edizioni delle Coppe europee.
Il Servette comunque non scomparirà dalla carta del calcio svizzero, poiché il club potrà continuare ad esistere, ma dovrà ripartire dalla prima divisione, l’equivalente della serie C.
Un campionato svizzero-tedesco
Con la sola eccezione del Neuchatel Xamax, il campionato di serie A, ormai ridotto a nove squadre, si riassume a questo punto ad una competizione solo tra squadre della Svizzera tedesca.
Una vera e propria metamorfosi, se si pensa che nella stagione 2000-2001 sulle 12 compagini della massima lega ben sei erano «latine»: Lugano, Servette, Sion, Losanna, Yverdon e Neuchâtel Xamax.
Il Basilea, l’unica squadra svizzera a poter nutrire attualmente qualche ambizione sul piano europeo, rischia ora di sentirsi un po’ sola. Malgrado una prima fase di campionato difficile, il Servette era infatti la sola compagine ad avere un organico per poter contrastare i renani. Tra le sue fila annoverava, tra gli altri, il campione del mondo dei «Bleus» Christian Karambeu.
Secondo Jacques Ducret, però, non è solo il Servette ad essere malato: «È tutto il calcio svizzero che sta seguendo una strada sbagliata; non si può più avere un sistema professionista come quello che esiste in Italia, Inghilterra o Spagna».
«Se vuole sopravvivere, il calcio svizzero dovrà assolutamente ispirarsi dal modello semiprofessionista scandinavo», conclude Ducret.
Radici profonde
Il tracollo della società ginevrina ha radici profonde. Già negli anni ’80, malgrado gli investimenti effettuati dall’allora presidente Claudio Lavizzari, riesce a conquistare solo una Coppa svizzera, nel 1984, e un titolo nazionale, l’anno seguente.
L’arrivo di Canal+ nella metà degli anni ’90 sembra portare un po’ d’ossigeno nelle casse della società. Il gruppo televisivo francese si ritira però nel 2001.
Inizia così la discesa agli inferni. Una discesa inarrestabile, che neanche l’arrivo di un nuovo presidente, l’agente di giocatori Marc Roger, e di 21 nuovi calciatori nell’estate del 2004 riesce a frenare.
Sul piano sportivo la storia è ormai interrotta; resta però ancora da scrivere quella giudiziaria. Il Servette, non c’è dubbio, farà ancora colare fiumi d’inchiostro.
swissinfo e agenzie
Il FC Servette è stato fondato 115 anni fa.
Nella sua storia ha vinto 17 titoli di campione svizzero, l’ultima nel 1999, e 7 Coppe svizzere.
Per 27 volte ha partecipato alle Coppe europee.
Il Tribunale di commercio di Ginevra ha decretato il fallimento del Football Club Servette.
La squadra ginevrina è automaticamente relegata in prima divisione. Tre anni fa il Lugano e il Losanna erano pure stati cancellati dalla massima lega per ragioni simili.
L’élite del calcio svizzero conta ormai solo un club latino, il Neuchâtel-Xamax. Nel 2005 in serie A c’erano ancora cinque squadre romande e una ticinese (Servette, Sion, Losanna, Yverdon, Xamax e Lugano.
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