La nazionale di hockey non può indossare lo stemma svizzero
L'utilizzo dello stemma svizzero sulle maglie della nazionale di hockey su ghiaccio è un abuso e va tolto. Lo sostiene l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale. Per il suo uso deve esserci l'autorizzazione dalla Confederazione che la Federazione di hockey non ha mai ottenuto. Due mozioni in parlamento chiedono una revisione della legge.
Che l’utilizzo dello stemma svizzero sia vietato per pubblicizzare un commercio privato si può capire: tempo fa il ristorante della stazione ferroviaria di Zurigo Brasserie Federal ha infatti dovuto cambiare il proprio logo per l’utilizzo improprio dello stemma elvetico. Però che l’Istituto Federale della Proprietà IntellettualeCollegamento esterno (IPI) sia ai ferri corti con la squadra svizzera di hockey su ghiaccio è perlomeno curioso. Ne dà oggi notizia il quotidiano zurighese BlickCollegamento esterno.
Il motivo del contenzioso è semplice: la legge sulla protezione degli stemmiCollegamento esterno, in vigore dal 2017, vieta l’uso dello stemma a fini commerciali a meno che non venga concessa una licenza d’uso. Siamo pur sempre in Svizzera e le regole vanno rispettate (!).
Nessuna autorizzazione
Vediamo cosa è successo. La Federazione svizzera di hockey su ghiaccioCollegamento esterno avrebbe dovuto richiedere una licenza entro il 2018 per continuare a utilizzare lo stemma svizzero sulle maglie della squadra. Cosa che non ha fatto (almeno nei tempi richiesti). Questo significa che i giocatori della nazionale che difendono i colori rossocrociati non possono più portare sul petto il simbolo con la croce bianca su sfondo rosso.
Diverse autorità avrebbero assicurato verbalmente alla Federazione che in futuro le squadre nazionali svizzere sarebbero state autorizzate a utilizzare lo stemma elvetico e che sarebbe stata concessa una deroga corrispondente. Tuttavia, questa deroga non è mai stata concessa.
“All’inizio ho pensato che fosse uno scherzo di cattivo gusto poi mi sono reso conto che l’interpretazione assurda della legge sugli stemmi porta in realtà a situazioni altrettanto assurde”.
Damian Müller, consigliere agli Stati e presidente di Swiss Equestrian
Di conseguenza, nel dicembre 2023 la Federazione svizzera di hockey su ghiaccio è stata citata in giudizio dall’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale per uso improprio dello stemma svizzero.
Se proprio vogliamo esagerare, questo uso improprio dell’emblema potrebbe comportare una pena detentiva di un anno o una bella multa.
Patrick Bloch, CEO della Federazione svizzera di hockey su ghiaccio, racconta al Blick che le cose non sono ancora giunte a questo punto: “Siamo in contatto con le massime autorità dal 2018 e ci è stato assicurato il loro sostegno in diverse occasioni. La necessaria modifica della legge può essere attuata solo attraverso il parlamento”.
Perché il calcio non è punito?
L’Associazione Svizzera di CalcioCollegamento esterno (ASF), invece, non ha problemi con le autorità federali. Dagli anni ’80 del secolo scorso, tutte le squadre nazionali portano la croce svizzera sotto forma di bandiera anziché di stemma.
L’approccio della Confederazione, sottolinea ancora il quotidiano zurighese, non è di quelli che attirano le simpatie della popolazione. Anche perché l’hockey in Svizzera è pur sempre lo sport nazionale e le gesta della squadra rossocrociata infiammano la popolazione tutta.
Come fa inoltre notare il portavoce dell’Associazione svizzera di football Adrian Arnold “le squadre nazionali sono ambasciatrici del loro Paese. È quindi difficile capire perché sia loro vietato di indossare la croce svizzera sotto forma di stemma”.
Palla, anzi, disco alla politica
Considerato che si deve coinvolgere il parlamento per cambiare la legge, la Federazione di hockey su ghiaccio ha cercato e trovato l’appoggio della politica, in particolare del consigliere nazionale socialista, il bernese Matthias Aebischer, anch’egli interpellato dal Blick: “Deve essere evidente che le squadre nazionali svizzere possono utilizzare lo stemma svizzero”. Così Aebischer ha presentato martedì 12 marzo una mozioneCollegamento esterno (per ora disponibile solo in tedesco) che chiede al Consiglio federale di modificare di conseguenza la legge sulla protezione degli stemmi.
Stessa storia alla Camera Alta. In questo caso coinvolgere un politico è stato decisamente più semplice. Il “senatore” liberale lucernese Damian Müller è infatti il presidente dell’associazione sportiva equestre “Swiss EquestrianCollegamento esterno“. Müller ha così presentato oggi, 13 marzo, la stessa mozioneCollegamento esterno. “All’inizio ho pensato che fosse uno scherzo di cattivo gusto – racconta Müller – poi mi sono reso conto che l’interpretazione assurda della legge sugli stemmi porta in realtà a situazioni altrettanto assurde”.
Il 10 maggio prossimo la nazionale elvetica di hockey inizia la sua avventura ai mondiali di PragaCollegamento esterno con ambizione di medaglia (la Svizzera è attualmente settima nel ranking mondiale). Difficilmente la politica riuscirà a cambiare le regole del gioco in tempo. C’è allora da chiedersi se la rappresentativa svizzera si presenterà in Cechia fuorilegge.
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