La polizia piuttosto che l’esercito per controllare le ambasciate
La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia ha accettato le proposte del ministero della difesa sulla collaborazione tra polizia ed esercito.
Un nuovo accordo sugli interventi intercantonali entrerà inoltre in vigore immediatamente e potrà essere applicato già durante il prossimo Forum economico a Davos e in occasione degli Europei di calcio del 2008.
La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CCDGP) ha deciso che la competenza nella sorveglianza delle ambasciate deve essere riservata alla polizia. L’esercito può svolgere questo compito solo in caso di necessità e per formare i militari a situazioni estreme.
Senza esperienza pratica, l’esercito non è in grado di apportare un rapido sostegno alle autorità civili, indica un comunicato della CCDGP. La nuova formula, elaborata in collaborazione con il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), ne tiene conto.
Il personale chiamato a vigilare sulle missioni estere sarà piazzato sotto la guida delle autorità civili, che rafforzano in questo modo le loro prerogative in materia di sicurezza interna. Se anche il Consiglio federale (governo federale) darà il proprio appoggio alla soluzione della CCDGP, il parlamento potrebbe occuparsi del tema nell’estate o autunno del prossimo anno.
Interventi intercantonali
La Conferenza ha inoltre deciso di mettere in vigore immediatamente il nuovo accordo sugli interventi intercantonali delle forze dell’ordine. Le nuove regole dovrebbero dunque essere già applicate in occasione del Forum economico mondiale di Davos (WEF) nel gennaio del prossimo anno e in occasione dei campionati europei di calcio nel 2008.
Per manifestazioni di interesse pubblico, il cantone che richiede l’intervento di poliziotti verserà un’indennità di 600 franchi per persona impiegata per 24 ore. Gli interventi in occasione di manifestazioni private saranno gestiti sulla base degli onorari dei cantoni che mettono a disposizione le loro forze.
La Conferenza intende anche rendere uniformi le condizioni di ammissione delle imprese di sicurezza private. Secondo la Legge federale sul mercato interno (LMI), un’impresa di sicurezza deve essere ammessa ad esercitare le proprie attività in un altro cantone se rispetta le condizioni finanziarie e dispone di assicurazioni necessarie.
Per quanto concerne conoscenze pratiche e formazione degli agenti, dovrebbero fare fede le esigenze meno severe tra quelle dei due cantoni interessati.
swissinfo e agenzie
Il ministro della difesa Samuel Schmid ha incontrato venerdì a Vaduz Martin Meyer, membro del governo del Liechtenstein.
I due hanno evocato la questione della sicurezza durante l’Euro 08 e in particolare il sostegno dell’esercito svizzero al principato.
Durante gli europei di calcio del 2008 il Liechtenstein sarà soprattutto un paese di transito, ma non è al riparo dai rischi contemporanei, in particolare dagli attentati terroristici.
Se necessario, i soldati svizzeri potrebbero dare man forte alle forze di sicurezza del principato. Un accordo di mutua collaborazione in caso di catastrofe entrerà in vigore all’inizio di dicembre.
Le polizie dei due paesi sono in contatto permanente dallo scorso mese di maggio grazie al sistema di comunicazione condiviso Polycom.
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