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La squadra svizzera di calcio rialza la testa di fronte all’Argentina

La gioia di Streller (no. 11), autore del gol svizzero, circondato da Degen, Gygax e Inler Keystone

Dopo il pareggio (1-1) raggiunto dalla Svizzera contro l'Argentina sabato sera a Basilea, i commenti sono unanimi: la Nazionale si è ripresa, dopo le ultime prove poco convincenti.

Decisi a non farsi battere, gli Svizzeri non hanno demeritato di fronte ad un avversario che ha sconfitto in febbraio la Francia.

Dopo mesi di crisi e di conflitti, segnati da risultati negativi in quattro delle ultime cinque partite amichevoli e culminati con l’espulsione del capitano Johann Vogel, la Nazionale svizzera di calcio sembra aver ritrovato la bussola.

Di fronte ad un avversario del calibro dell’Argentina, la Svizzera, con un po’ di fortuna e molta tenacia, è riuscita a strappare un pareggio grazie ad una rete di Marco Streller al 64° minuto, dopo essersi trovata in svantaggio al 50° per un gol di testa di Carlos Tévez.

«Un risultato logico»

Soddisfatto l’allenatore della selezione elvetica Köbi Kuhn, che dopo una partita caratterizzata dalla forte pioggia ha dichiarato: «In condizioni difficili le due squadre hanno giocato in modo convincente. Il risultato è logico. Questo pareggio rappresenta un bel risultato per i miei giocatori. Hanno dimostrato una grande volontà».

Anche l’allenatore dell’Argentina Alfio Basile, pur lamentando il fatto che la sua squadra non ha potuto sviluppare il ritmo di gioco abituale a causa della pioggia, si è detto impressionato della prestanza fisica dei giocatori elvetici. «Devo ammettere che questa Svizzera – Argentina è stata più appassionante da seguire che la Inghilterra – Brasile della vigilia», ha dichiarato Basile.

Nella stampa domenicale Svizzera, la partita di sabato sera è stata accolta con sollievo misto ad una rinnovata speranza in vista dei campionati europei di calcio che si terranno in Svizzera e in Austria nel 2008.

«Il nostro calcio ha ora un aspetto meno desolato»

«La nostra Nazionale è di nuovo un’unità di giocatori volonterosi», scrive il SonntagsBlick, che aggiunge: «Da ieri il nostro calcio ha un aspetto meno desolato (…) 370 giorni prima di Euro08, l’1-1 contro l’Argentina ci fa guardare con maggiore fiducia verso i campionati europei».

«La partita della riconciliazione», titola dal canto suo la SonntagsZeitung. Pur rilevando che non tutti i giocatori hanno fornito una prestazione convincente, il settimanale domenicale scrive che «tutti sono piaciuti per il loro atteggiamento. Hanno combinato l’impegno con la disciplina, la volontà di far bene con il piacere di opporre tutta la resistenza possibile all’avversario. Sono stati una squadra in missione».

«I rossocrociati ieri avevano voglia di rialzare la testa e di mettere fine alla serie negativa avviata nell’ottobre scorso – una sola vittoria, con la seconda squadra della Giamaica, su cinque partiie. Allora hanno rimboccato le maniche e si sono messi al lavoro», scrive Le Matin Dimanche.

Più pacata, la NZZ am Sonntag nota: « A un anno dall’inizio degli Europei di calcio a Basilea la selezione nazionale sta vivendo una fase di ricerca di sé e di riorientamento».

Partita segnata dalla pioggia

La partita allo stadio St. Jakob di Basilea, di fronte a 29’000 spettatori, è iniziata sotto una pioggia battente, che almeno inizialmente ha favorito la Svizzera. Nel primo tempo i padroni di casa hanno avuto tuttavia anche la fortuna dalla loro parte.

Un pallone colpito di testa dall’argentino Gabrial Milito è andato a stamparsi sul palo e l’arbitro non ha visto un fallo di mano di Ludovico Magnin nella propria area di rigore.

Nel secondo tempo la squadra elvetica ha cominciato bene, ma si è dimostrata inconcludente all’attacco. Gli argentini sono andati invece quasi subito in vantaggio, con un gol di testa di Carlos Tévez, servito da un traversone di Messi.

La Svizzera ha saputo reggere il contraccolpo, continuando a costruire azioni di attacco. E finalmente al 63° Marco Streller ha messo il pallone nella porta avversaria. Per il basilese Streller, appena laureatosi campione tedesco con lo Stoccarda, è il quinto gol nelle ultime sette partite della nazionale.

swissinfo, Andrea Tognina

I Campionati europei di calcio 2008 si terranno in Svizzera e in Austria dal 7 al 29 giugno.

Su 31 partite, 15 si giocheranno in Svizzera e 16 in Austria. La finale si svolgerà a Vienna.

Si attendono circa 5,4 milioni di spettatori, di cui 1,4 milioni dall’estero.

Durante la sua preparazione, la squadra svizzera giocherà il 22 agosto a Ginevra contro i Paesi Bassi.

Parteciperà anche ad un torneo quadrangolare in Austria in settembre – contro il Cile il 7 e il Giappone l’11 – poi incontrerà gli austriaci il 13 ottobre a Zurigo.

Potrebbe inoltre giocare a metà ottobre e metà novembre contro due avversari ancora da determinare.

Svizzera – Argentina 1-1 (0-0)

Basilea. Stadio St. Jakob. 29’000 spettatori. Arbitro: Messina
(It). Reti: 50° Tévez 0-1. 64° Streller 1-1.

Svizzera: Benaglio; Philipp Degen (89° Djourou), Müller, Senderos, Magnin; Vonlanthen (46° Gygax), Inler (83° Cabanas), Wicky (46° Huggel), Barnetta (86° Spycher); Margairaz (71° Yakin); Streller.

Argentina: Abbondazieri; Zanetti, Ayala, Gabriel Milito, Heinze; Gonzalez (67° Mascherano), Gago, Cambiasso; Messi (89° Saviola); Crespo (67° Diego Milito), Tévez (79° Aimar).

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