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La Svizzera chiude l’Euro con una vittoria

Durante questi Europei, Yakin ha segnato tutte le tre reti della Svizzera Keystone

La nazionale elvetica ha sconfitto 2-0 il Portogallo domenica sera al St. Jakobpark di Basilea. Nell'altro incontro del gruppo A incredibile rimonta della Turchia, che sconfigge 3-2 la Cechia e si qualifica per i quarti.

La nona volta è stata quella buona. Finora, infatti, nelle otto precedenti partite disputate nel quadro di un campionato europeo i rossocrociati avevano intascato due miseri punticini (nel 1996 contro l’Inghilterra e quattro anni fa contro la Croazia).

Dopo le sconfitte contro la Cechia e la Turchia, sinonimo di eliminazione, gli uomini di Köbi Kuhn avevano promesso di ‘dare tutto’ per congedarsi dal loro pubblico con una bella prestazione.

Missione pienamente riuscita, anche se – bisogna sottolinearlo – per il Portogallo la sfida del St. Jakobpark rappresentava soprattutto un’occasione per far riposare i suoi migliori elementi.

L’ultima di Zubi

La squadra di Scolari allinea infatti solo tre degli undici giocatori che avevano iniziato la partita di mercoledì contro la Cechia, era infatti già qualificata.

“Capisco Scolari. Voleva ad ogni costo evitare che i suoi migliori giocatori si ferissero durante una partita senza nessuna posta in gioco o che ricevessero un cartoncino che li avrebbe privati dei quarti di finale qui a Basilea “, analizza Umberto Barberis, consulente di swissinfo per questi Europei.

La Svizzera, dal canto suo, si presenta in campo con una formazione molto simile a quella sconfitta mercoledì dalla Turchia. Come annunciato, Zuberbühler rimpiazza Benaglio tra i pali. Kuhn ha così voluto premiare il portiere turgoviese per la sua ultima apparizione in nazionale. Sulla fascia sinistra, Vonlanthen prende invece il posto di Barnetta, non al 100%.

“Per Zubi si è trattato di un regalo, bisogna essere chiari. Questo portiere, però, porta fortuna. Avrei voluto vederlo all’opera in una partita con una vera posta in gioco. Bisogna ammetterlo: se il Portogallo avesse dovuto giocarsi la qualificazione e avesse allineato la formazione A, la Svizzera non avrebbe avuto voce in capitolo”, osserva Barberis.

Portoghesi più pericolosi nel primo tempo

I 40’000 spettatori presenti devono aspettare il 14′ per la prima vera emozione: Liechtsteiner falcia in area Nani, ma l’arbitro Plautz grazia la Svizzera.

Tre minuti dopo Pepe devia di tacco una punizione da 30 metri di Nani. Questa volta è la traversa a salvare i rossocrociati.

Al 22′ primo vero pericolo per la porta difesa da Ricardo, che devia in angolo un potente tiro da fuori area di Inler. Un minuto dopo sono ancora i portoghesi a rendersi molto pericolosi in contropiede. Senderos però salva miracolosamente.

Al 30′ Behrami subisce un brutto fallo da parte di Paulo Ferreira, che se la cava con un giallo. Cinque minuti dopo Postiga supera Zuberbühler. Plautz però annulla per fuorigioco.

Doppietta di Yakin

Al 53′ Nani – ancora lui – sfrutta un errore di Lichtsteiner; il suo tiro però finisce sull’esterno del palo. Al 58′ un nuovo errore della difesa rossocrociata permette a Quaresma di andare al tiro, ma Zuberbühler è intrattabile. Al 64′ Inler tocca l’esterno del palo con un gran tiro da fuori area.

A meno di venti minuti dalla fine dell’incontro, la Svizzera sblocca il risultato: Derdiyok, già autore dell’assist contro la Turchia, serve magnificamente Yakin, che trafigge Ricardo.

All’82’ Emeira commette fallo su Barnetta in area. Rigore! Yakin trasforma. I 40’000 del St. Jakobpark festeggiano una degna uscita di scena della nazionale rossocrociata e, al pari dei giocatori, rendono omaggio all’allenatore Köbi Kuhn, che ha posto fine alla sua carriera.

La Turchia compie un miracolo

Nell’altro incontro del gruppo A, allo Stade de Genève, Turchia e Cechia si affrontavano in un vero e proprio spareggio per accedere ai quarti.

La Cechia domina il primo tempo, passando in vantaggio al 34′ grazie a un colpo di testa di Jan Koller. Al 60′ Plasil raddoppia. A questo punto la Turchia reagisce. Al 75′ Arda Turan – già autore del gol della vittoria contro la Svizzera – accorcia le distanze. A tre minuti dal 90′ Nihat pareggia, sfruttando un grossolano errore di Cech. Poi, due minuti più tardi, è ancora Nihat a beffare la Cechia.

Nei minuti di recupero gli uomini di Brückner si gettano all’assalto della porta difesa da… Tuncay. Il portiere turco Volkan viene infatti espulso al 92′ e il suo posto viene preso dal centrocampista del Middlesbrough. Koller e compagni hanno però ormai le batterie scariche. La Turchia, che accede ai quarti di finale di un Europeo per la seconda volta, può continuare a sognare: venerdì a Vienna affronterà la Croazia.

swissinfo

Domenica sera la nazionale svizzera è stata diretta per l’ultima volta da Köbi Kuhn.

L’ex calciatore dello Zurigo, 65 anni il 12 ottobre prossimo, era stato nominato allenatore dellla Svizzera il 10 giugno 2001. In precedenza, Kuhn si era occupato delle nazionali giovanili.

Durante questi sette anni, Kuhn ha diretto la nazionale 73 volte. Il suo bilancio: 32 vittorie, 18 pareggi e 23 sconfitte.

Kuhn è riuscito nell’impresa di qualificare la nazionale per tre tornei maggiori di fila – Euro 2004, Mondiali 2006 e Euro 2008 – un record per la Svizzera.

Al suo posto è già stato nominato Ottmar Hitzfeld. L’ex allenatore del Bayern Monaco entrerà ufficialmente in carica il primo luglio.

1. Portogallo 6 punti
2. Turchia 6 punti
3. Cechia 3 punti
4. Svizzera 3 punti

Nei quarti il Portogallo affronterà giovedì sera a Basilea la seconda classificata del gruppo B: Germania, Austria o Polonia.

La Turchia, dal canto suo, giocherà venerdì sera a Vienna contro la Croazia.

Basilea, St. Jakobpark, 39’370 spettatori

Arbitro: Plautz (Austria)

Reti: 71′ Yakin 1-0, 83′ Yakin (rigore) 2-0

Svizzera: Zuberbühler; Lichtsteiner (83′ Grichting), Müller,
Senderos, Magnin; Behrami, Fernandes, Inler, Vonlanthen (61′ Barnetta); Yakin (86′ Cabanas); Derdiyok.

Portogallo: Ricardo; Miguel, Pepe, Bruno Alves, Ferreira (41′ Ribeiro); Meira, Veloso (71′ Deco), Meireles; Nani, Postiga (74′ Almeida), Quaresma.

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