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La Svizzera terra d’elezione per le federazioni sportive

La nuova sede della FIFA a Zurigo inaugurata in aprile è costata 240 milioni di franchi Keystone

Ben una cinquantina di federazioni e organizzazioni sportive internazionali hanno la loro sede principale sul territorio elvetico, in particolare nel canton Vaud.

La presenza del Comitato olimpico internazionale e le numerose agevolazioni rendono particolarmente attrattiva la Svizzera.

Cos’hanno in comune il Comitato olimpico internazionale (CIO), l’UEFA e la FIFA? Tutti questi pesi massimi dello sport hanno la loro sede principale in Svizzera.

Ma queste tre grandi organizzazioni sono solo la punta dell’iceberg. La lista delle federazioni, organizzazioni e istituzioni sportive internazionali stabilite in Svizzera è lunga. Complessivamente sono una cinquantina, con alle loro dipendenze 1’500-2’000 persone.

Accanto a nomi conosciuti, come la Federazione internazionale di basket, di hockey su ghiaccio, di sci o all’Unione ciclistica internazionale, figurano tutta una serie di associazioni meno note: Federazione internazionale di danza sportiva, di lotta o ancora di tiro con l’arco.

Il CIO ha funto da calamita

Il precursore è stato il CIO: dal 1914 ha infatti la sua sede a Losanna. Oggi, delle discipline sportive presenti ai Giochi olimpici estivi, ben 16 hanno la loro federazione nella regione vodese.

Secondo Denis Oswald, membro del CIO e direttore del Centro internazionale di studi dello sport di Neuchâtel, la prossimità con l’organo supremo del movimento olimpico è molto importante: “I direttori delle diverse federazioni possono incontrarsi regolarmente e ciò permette uno scambio di opinioni costante, di risolvere assieme dei problemi”.

“Più federazioni ci sono è più ce ne saranno in futuro”, prosegue Oswald, che è pure direttore della Federazione internazionale di canottaggio. Il CIO e le altre federazioni fungono in sostanza da vero e proprio magnete.

Casa dello sport

A luglio, a Losanna sarà pure inaugurata la Casa dello sport internazionale, un complesso destinato ad accogliere queste federazioni. L’iniziativa – promossa dal CIO, dal cantone e dalla città – si è rivelata un successo: dei 4’300 metri quadrati a disposizione, solo 100 non sono ancora stati affittati.

Tra le nuove federazioni che nei prossimi mesi si installeranno a Losanna, vi sono ad esempio quelle di canoa e kayak (finora a Madrid) e di bob (Milano), osserva Patrice Iseli, responsabile del servizio degli sport di Losanna.

La presenza del CIO non è però l’unica ragione che spinge tutte queste federazioni sulle rive del Lemano. Da anni, la città e il cantone “portano avanti una politica di sostegno e di sviluppo di questa rete”, spiega Iseli.

Vantaggi fiscali, ma non solo

Una politica basata su alcuni pilastri fondamentali. Prima di tutto, queste federazioni non devono sborsare praticamente un centesimo di imposte.

Inoltre, possono usufruire di due anni di affitto gratuito e di uno sportello unico per risolvere problemi amministrativi messo a disposizione dalle autorità.

Secondo Denis Oswald, vi sono però anche altri aspetti che rendono la Svizzera particolarmente attrattiva: “Il paese è cosmopolita, si trova personale di qualità che parla diverse lingue, i servizi sono ottimi, la situazione politica è stabile e le norme svizzere sulle associazioni sono tra le più liberali al mondo”.

Ragioni che hanno spinto ad esempio la Federazione di nuoto, trasferitasi in Spagna prima delle Olimpiadi di Barcellona del 1992, a ritornare a Losanna. I vantaggi finanziari offerti dalla Spagna non sopperivano alle carenze, ad esempio nei servizi, spiega in sostanza Oswald.

La concorrenza internazionale si fa sentire, ma si tratta soprattutto di una concorrenza “per l’organizzazione di manifestazioni e congressi”, osserva Patrice Iseli.

Ricadute economiche

L’esenzione dalle imposte (a parte quella fondiaria) suscita qualche malumore, soprattutto viste le decine – vedi le centinaia – di milioni di cui dispongono queste federazioni.

Nell’esercizio 2005, la FIFA, che ha sede a Zurigo, ha registrato un utile di oltre 214 milioni di franchi e ha pagato… 933’493 franchi di imposte. Per l’Euro 2008, si calcola che l’UEFA (Nyon) incasserà 1,5 miliardi di franchi.

Essendo queste federazioni delle associazioni senza scopo di lucro che reinvestono il denaro nella promozione e lo sviluppo del loro sport, il diritto svizzero permette di accordare loro questi vantaggi fiscali.

Secondo Patrice Iseli e Denis Oswald, chiedere che anche queste federazioni siano assoggettate all’imposta è un calcolo sbagliato, che non tiene conto di tutte le ricadute in termini di immagine ed economiche.

A Zurigo, la FIFA ha inaugurato a fine aprile la sua nuova sede, costata 240 milioni di franchi, una manna per le imprese edili. Nella regione vodese, uno studio del 1996 realizzato dall’Università di Losanna stimava in circa 100 milioni annui l’impatto economico dovuto alla presenza di queste federazioni.

Meglio, insomma, perdere qualche milione di imposte e chiudere un’occhio su uno sport-business che con l’ideale decoubertiniano non ha più nulla a che vedere, che lasciarsi scappare così tante galline dalle uova d’oro.

swissinfo, Daniele Mariani

Il Comitato olimpico internazionale è stato fondato nel 1894. Dal 1914 ha la sua sede a Losanna. I posti a tempo pieno sono più di 300.
Fondata nel 1954, l’Unione delle associazioni di calcio europee (UEFA) ha trasferito la sua sede nel 1995 da Parigi a Nyon, nel canton Vaud. I posti a tempo pieno sono circa 250.
La Federazione internazionale delle associazioni calcistiche (FIFA) è stata fondata nel 1904 a Parigi. Dal 1932 ha sede a Zurigo. I posti a tempo pieno sono circa 250.

Nel canton Vaud, le federazioni sportive internazionali sono automaticamente esonerate dal pagamento delle imposte comunali e cantonali e dell’imposta federale diretta.

Nel resto della Svizzera possono negoziare un accordo direttamente col cantone, ma non vi è un esonero automatico.

Recentemente ha fatto molto discutere la decisione della Federazione internazionale di ginnastica (FIG) di trasferirsi da Moutier, nel canton Berna, a Neuchâtel.

L’amministrazione fiscale bernese aveva presentato alla FIG una fattura di 1,1 milioni di franchi per imposte arretrate. Nel canton Neuchâtel, la FIG ha potuto invece ottenere un’esenzione totale delle imposte.

La Federazione internazionale di sci, che ha sede pure nel canton Berna, ha già minacciato di lasciare la regione se dovrà pagare delle imposte.

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