La Svizzera va allo spareggio
Sapremo soltanto a metà novembre se la nazionale svizzera di calcio staccherà il biglietto per la fase finale del Mondiale di calcio 2006 in Germania.
Comunque vada a finire, la squadra svizzera merita tutto il rispetto, perché nella fase di qualificazione ha saputo mostrarsi combattiva, solida e generosa.
La Svizzera non è dunque ancora qualificata per l’edizione tedesca della Coppa del mondo, anche se può vantarsi di non essere stata mai sconfitta durante la fase di qualificazione. La sua imbattibilità dura da ben 13 partite.
Costretti al pareggio a Dublino, i giocatori rossocrociati non hanno ancora perso tutto. La partecipazione al mondiale resta possibile, perché il secondo posto nel suo gruppo le apre le porte delle eliminatorie.
Il 12 e il 16 novembre affronterà la Spagna, la Repubblica ceca o la Turchia. Questo venerdì ci sarà il sorteggio e tre biglietti sono ancora da assegnare per il mondiale. Anche se le tre altre squadre hanno una migliore posizione nella classifica mondiale, la Svizzera può farcela.
Solidarietà, fiducia, abnegazione
Nel dicembre 2003, al momento del sorteggio di questo girone preliminare, pochi avevano pronosticato un secondo posto per gli elvetici. Nessuno aveva invece previsto che la squadra di Köbi Kuhn avrebbe contestato la guida del gruppo ai francesi fino all’ultimo minuto.
Nessuno aveva inoltre previsto che la Svizzera avrebbe costretto i campioni del mondo nel 1998 alla divisione dei punti in casa loro, allo Stade de France, lo scorso marzo (0 – 0). Gli elvetici hanno inoltre addirittura dominato la partita di ritorno, sette mesi più tardi allo Stade de Suisse di Berna, senza però riuscire a vincere (1 – 1).
Indiscutibilmente, questa nazionale ha fatto grandi progressi. Come già negli anni ’90, quando aveva partecipato alla Coppa del mondo del 1994, negli Stati Uniti, o al Campionato d’Europa del 1996, in Inghilterra.
A quell’epoca, l’allenatore Roy Hodgson aveva saputo cavare il meglio dal gruppo. Köbi Kuhn (62 anni), lo sta imitando e i dirigenti del calcio svizzero hanno prolungato il suo contratto fino al 2008.
Lo zurighese ha saputo infondere nella squadra valori semplici, ma efficaci: solidarietà, fiducia e abnegazione in ogni momento. Non ci sono primedonne, l’unica star è la squadra stessa.
Uno spirito che la squadra ha dimostrato respingendo gli attacchi della stampa contro il portiere Zuberbühler, autore di qualche clamorosa papera.
Un’organizzazione efficace
Il merito non è però soltanto dell’allenatore. Anche i giocatori hanno la loro parte, così come i selezionatori che lavorano a monte e che hanno permesso alla Svizzera di brillare.
Nel 2002, gli “under 17” erano diventati campioni d’Europa, mentre gli “under 21” avevano disputato la semifinale. Risultati che si sono confermati due anni dopo. Quest’anno, gli “under 20” hanno partecipato al mondiale in Olanda.
Numerosi giocatori che formano oggi la rosa della nazionale hanno partecipato a quelle avventure prestigiose. La gioventù è dunque una delle forze della Svizzera. Ad eccezione di Zuberbühler, 34 anni, nessun altro selezionato ha 30 anni.
Quattro sono addirittura appena o quasi ventenni e già titolari: Philippe Senderos, Tranquillo Barnetta e Valon Behrami, 20 anni, Johan Vonlanthen, 19 anni.
L’Euro 2008 in prospettiva
Inoltre, questa Svizzera è un prodotto d’esportazione, visto che 14 dei 20 uomini di Köbi Kuhn giocano all’estero.
Ora, la prospettiva immediata è il campionato del mondo in Germania, ma poi ci sarà il campionato europeo del 2008, che si svolgerà in Svizzera e Austria.
Sulle loro terre, gli elvetici promettono bene. Già oggi hanno dimostrato di avere parecchie carte da giocare. Spagna, Repubblica ceca e Turchia sono avvertite.
swissinfo, Raphaël Donzel
(traduzione, Mariano Masserini)
27 squadre (su 32) si sono già qualificate per la fase finale del Mondiale di calcio.
Europa (14 squadre in totale): Germania (paese organizzatore), Ucraina, Olanda, Polonia, Inghilterra, Croazia, Italia, Portogallo, Serbia, Svezia e Francia.
Asia (4 o 5): Giappone, Iran, Corea del Sud, Arabia Saudita.
America del Nord, Centrale e Carabi (3 o 4): Stati Uniti, Messico, Costa Rica.
America del Sud (4 o 5): Argentina, Brasile, Ecuador, Paraguay.
Oceania (0 o 1): nessuna qualificata per ora.
Africa (5): Angola, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Tunisia
Cinque posti saranno attribuiti al termine delle partite di spareggio.
Età media della nazionale: 25,3 anni.
14 giocatori su 20 sono professionisti all’estero.
solo 6 giocatori hanno più di 30 selezioni (Johann Vogel, Raphaël Wicky, Patrick Müller, Alexander Frei, Pascal Zuberbühler et Ricardo Cabanas).
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