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Le polizie europee contro l’alcol al volante

Dei 6000 conducenti controllati in Svizzera, 200 erano in stato di ebrietà e 150 sotto l'influsso di droghe Keystone

Secondo una campagna europea di sicurezza sulle strade, la Svizzera si situa nella media per quanto riguarda il numero di conducenti in stato di ebrietà.

Il 12 dicembre, le polizie di una ventina di paesi europei, tra cui la Svizzera, hanno lanciato il più grande programma realizzato finora di lotta contro l’alcol al volante.

Da quando la campagna AD (alcol e droghe) ha preso avvio, circa 300’000 conducenti sono stati controllati dalle forze di polizia in quasi la metà dei paesi europei.

I servizi di polizia del semicantone di Basilea-Campagna, che hanno coordinato i controlli stradali in Svizzera, hanno reso noto venerdì che 6’000 conducenti sono stati sottoposti in questi giorni ad una prova dell’alcol sulle strade elvetiche.

Di questi, 200 erano alla guida di un autovettura in stato di ebrietà e 150 si trovavano sotto l’influsso di droghe.

“Questi dati pongono la Svizzera nella media rispetto agli altri paesi europei in cui sono stati effettuati controlli analoghi”, osserva Roland Aellen, presidente di TISPOL, la rete di polizia europea che coordina il programma di lotta contro l’alcol al volante.

40’000 morti all’anno

TISPOL è stata istituita dalla Commissione europea che, con questo programma, spera di poter dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime di incidenti stradali in Europa.

“Ogni anno, oltre 40’000 persone perdono la vita sulle strade europee. Tra le cause principali di questa altissima mortalità vi è l’influsso di alcol e droghe”, spiega Roland Aellen.

La campagna vuole innanzitutto prevenire il consumo di alcol e droghe da parte dei conducenti. Ma coloro che non rispettano queste regole devono far fronte a pesanti sanzioni.

“La pena massima per chi conduce in stato di ebrietà corrisponde ad una multa di 30’000 franchi o 3 anni di detenzione. Questo reato implica inoltre il ritiro della patente”, aggiunge il presidente di TISPOL.

“Questo periodo dell’anno è dedicato tradizionalmente alle celebrazioni e alle feste. Vogliamo quindi invitare la popolazione ad approfittare di questi festeggiamenti, ma non in modo da mettere in pericolo la vita altrui. Il messaggio è chiaro: chi beve, rinuncia a condurre”.

Il programma AD rappresenta soltanto una delle varie campagne previste nei prossimi mesi. Nel mirino delle campagne seguenti figurano i limiti di velocità, l’impiego delle cinture di sicurezza e il controllo dello stato dei veicoli.

Limiti più bassi

Dal gennaio del 2005, il limite massimo del tasso di alcolemia autorizzato è stato ridotto in Svizzera da 0,8 a 0,5 milligrammi.

Secondo alcuni, le autorità dovrebbero introdurre una legislazione che impone una tolleranza zero nei confronti dell’alcol al volante, come già fatto da altri paesi.

“Il problema principale concerne innanzitutto il rafforzamento dei controlli”, ritiene Roland Aellen. “Se chiediamo a qualcuno, quando è stato sottoposto per l’ultima volta ad una prova dell’alcol, generalmente risponde cinque, otto o dieci anni fa”.

“Dal mio punto di vista bisognerebbe quindi intensificare i controlli, in modo da far capire ai conducenti che si assumono veramente dei rischi, se conducono in stato di ebrietà. Senza un potenziamento dei controlli, non serve a nulla abbassare a zero questi limiti”.

“Ma si tratta chiaramente di una questione politica. Spetta ad ogni Cantone stabilire quante persone si vogliono impiegare per questi controlli”.

Secondo l’Ufficio federale di statistica, l’abbassamento dei limiti massimi di alcolemia autorizzata per i conducenti avrebbe già contribuito a ridurre il numero degli incidenti in Svizzera.

Gli incidenti seri sono infatti già scesi del 12% nei primi sei mesi del 2005, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

swissinfo

Dal 12 dicembre 300’000 conducenti sono stati controllati e sottoposti alla prova dell’alcol in una ventina di paesi europei.
In Svizzera dei 6’000 conducenti controllati, 200 si trovavano in stato di ebrietà e 150 sotto l’influsso di droghe.
Secondo l’Ufficio federale per la prevenzione degli infortuni, l’alcol e le droghe sarebbero all’origine di un quinto della mortalità sulle strade elvetiche.
Nel 2004, 509 persone hanno perso la vita in seguito ad incidenti stradali.

Il corpo di polizia TISPOL è stato istituito per migliorare la sicurezza sulle strade europee e rafforzare l’applicazione della legislazione stradale.

La Commissione europea spera di poter dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime di incidenti stradali in Europa.

Ogni anno, circa 40’000 persone perdono la vita sulle strade europee.

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