Lo snowboard di Daniela Meuli s’ammanta d’oro
La ragazza di Davos conquista il titolo olimpico nello slalom gigante parallelo di Bardonecchia. Settimo posto per l'altra svizzera, Ursula Bruhin.
Dopo l’oro e l’argento dei fratelli Schoch nella stessa specialità e l’oro di Tanja Frieden nel boardercross, lo snowboard regala un’altra soddisfazione alla Svizzera.
Daniela Meuli si è presentata ai Giochi olimpici di Torino nel ruolo di favorita. Nella stagione 2005/2006 di Coppa del Mondo, la 24enne di Davos è salita sul podio sette volte su sette gare.
Ora, questo oro olimpico va ad aggiungersi alla Coppa del Mondo 2004/2005. Un risultato che permetterà a Daniela Meuli di cancellare dalla memoria la delusione patita ai Giochi di Salt Lake City, nel 2002, quando concluse piazzandosi solo al 20esimo posto.
Sul podio di Bardonecchia, Daniela Meuli è stata affiancata dalla tedesca Amelie Kober, argento, e dalla statunitense Rosey Fletcher, bronzo.
«Mi mancano le parole», ha dichiarato a fine gara una Daniela Meuli visibilmente commossa. «È grandioso. Ho corso la finale in scioltezza. È stato davvero divertente gareggiare su questa pista».
Diploma per la 36enne Bruhin
L’altra elvetica, Ursula Bruhin, ha dovuto piegarsi nei quarti di finale alla statunitense Rosey Fletcher.
La svittese – che quattro anni fa era stata esclusa tra le polemiche dalla squadra olimpica presente a Salt Lake City – ha vissuto il battesimo olimpico sulle piste di Bardonecchia poche settimane prima del suo 36esimo compleanno.
Tra le migliori al mondo nella disciplina, la Bruhin era accreditata tra le favorite. «I giochi olimpici sono fonte di grande motivazione», affermava prima dell’inizio delle competizioni. «Di solito termino le mie gare ai primi posti, perché le cose dovrebbero andare diversamente alle olimpiadi?»
La motivazione non è bastata a Ursula Bruhin per conquistare una medaglia. La svittese torna però a casa con un onorevole settimo posto e un diploma olimpico in tasca. «Sono contentissima per Daniela», ha dichiarato sportivamente Ursula Bruhin. «Da qualche parte in testa avevo l’oro, ma questa esperienza è stata comunque fantastica».
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L’oro di Daniela Meuli porta a 12 le medaglie vinte dalla Svizzera nel corso dei Giochi olimpici invernali di Torino: 5 ori, 3 argenti, 4 bronzi.
Le gare di snowboard si svolgono a Bardonecchia, località a 1312 metri sul livello del mare nell’Alta Val di Susa.
Lo snowboard è una disciplina olimpica dal 1998 (Nagano, Giappone). Con l’introduzione quest’anno del boardercross, alle olimpiadi lo snowboard è presente in tre discipline: halfpipe, slalom gigante parallelo e boardercross.
Già a Nagano (1998) gli snowboarder svizzeri si sono messi in luce: oro nell’halfpipe (G. Simmen) e nel gigante parallelo maschile (U. Kestenholz). A Salt Lake City, oro nel gigante maschile (Ph. Schoch) e bronzo nell’halfpipe donne (F. Reuteler).
A Torino, Tanja Frieden ha portato a casa l’oro nel boardercross femminile. I fratelli Philippe e Simon Schoch hanno realizzato una doppietta aggiudicandosi l’oro e l’argento nello slalom gigante parallelo.
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