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Meno infezioni e morti per l’Aids in Svizzera

In Svizzera, sono stati registrati 106 nuovi casi di aids tra gennaio e giugno 2005 Keystone

Il numero di nuovi casi di aids e di decessi dovuti alla malattia sono diminuiti in Svizzera nei primi sei mesi del 2005.

Secondo le cifre provvisorie dell’Ufficio federale della salute pubblica (UFSP), la maggior parte delle vittime sono di sesso maschile.

Tra gennaio e giugno 2005, sono stati dichiarati in Svizzera 106 nuovi casi di aids e 17 decessi (di cui una sola donna). Lo scorso anno, durante il medesimo periodo erano stati registrati 165 nuovi casi e 22 vittime.

I nuovi casi dichiarati nel 2005 concernono 77 uomini e 29 donne, indica una pubblicazione dell’UFSP diffusa lunedì. Nel corso del primo semestre, 343 persone sono risultate positive al test (369 nel 2004), di cui il 32,5% di donne. Tra queste, il 78,8% è stato infettato tramite relazioni eterosessuali e 12,9% facendo uso di siringhe infette.

Per quanto concerne gli uomini, le relazioni omosessuali sono la causa del 45,2% delle infezioni, quelle eterosessuali del 39,8% e le iniezioni dell’11,8%.

Il pericolo dell’interpretazione euforica

Amalio Telenti, professore attivo nella ricerca sull’Aids all’università di Losanna, mette in guardia contro un’interpretazione troppo positiva dei dati.

«Molte di queste cifre non dicono nulla», spiega a swissinfo. «Abbiamo raggiunto un numero basso di decessi … ed è sempre più difficile analizzare fluttuazioni minime.»

Senza dubbio i programmi di prevenzione e di cura svizzeri funzionano bene, aggiunge Talenti, ma non bisogna abbandonare le campagne e la lotta all’aids.

«Stiamo cercando di risolvere un problema enorme per l’umanità. In alcune parti del mondo, come in Cina, Russia e in alcuni ex stati sovietici, non sappiamo nemmeno bene cosa stia succedendo», sottolinea il ricercatore.

«Le cose peggioreranno, prima di migliorare. Un’intera generazione pagherà un prezzo enorme».

Circa 100 decessi all’anno

Il numero totale di ammalati di aids in Svizzera ammonta a 8’124 persone. Da quanto la malattia ha fatto la sua comparsa, sono decedute in totale 5’574 persone, di cui 4’273 uomini e 1’301 donne. Secondo l’UFSP, il numero di decessi annui dovrebbe stabilizzarsi intorno alle 100 vittime.

Le autorità sanitarie ricordano inoltre che la diminuzione del numero di casi dichiarati a partire del 1995 si spiega con l’utilizzo di trattamenti antivirali combinati, molto efficaci per gli individui sieropositivi che si trovano in uno stadio pre-aids.

Conferenza internazionale in Brasile

La pubblicazione dei dati semestrali da parte dell’UFSP avviene in concomitanza con il terzo congresso mondiale dell’International Aids Society, che riunisce scienziati provenienti dal mondo intero, Svizzera compresa.

A partire da domenica, gli oltre 5’000 ricercatori in rappresentanza di 125 paesi esamineranno e confronteranno i progressi della medicina nella lotta alla malattia. Lo scopo è quello di applicare il più rapidamente possibile le scoperte effettuate.

swissinfo e agenzie

L’AIDS, o “Sindrome da immunodeficienza acquisita”, è una malattia trasmessa del virus dell’HIV (“Human Immunodeficiency Virus”).

Il virus indebolisce il sistema immunitario distruggendo le cellule responsabili della difesa dell’organismo da malattie e infezioni.

Numerosi medicamenti possono essere combinati per combattere il virus, sebbene la malattia non è al momento guaribile.

Le cifre provvisorie concernenti l’aids in Svizzera nei primi 6 mesi del 2005:
17 decessi
106 nuovi casi (77 uomini e 29 donne)
343 test positivi

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