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Mondiali: la Svizzera è eliminata

Dopo una partita combattuta, gli svizzeri hanno dovuto inchinarsi Keystone

L'avventura della nazionale svizzera di calcio ai mondiali in Germania è terminata. Fatale la sconfitta ai rigori contro la solida Ucraina, che nei quarti di finale affronterà l'Italia.

Al termine di un incontro molto tattico e con pochi sbocchi offensivi, gli svizzeri hanno fallito nettamente alla prova finale dei calci dal dischetto.

Il sogno mondiale dei rossocrociati è dunque svanito. Dopo 120 minuti di dura e intensa battaglia durante i quali le difese hanno costantemente neutralizzato i timidi approcci offensivi da una parte o dall’altra, gli svizzeri sono crollati …dagli undici metri.

La grande parata di Zuberbühler sul primo rigore di Shevchenko aveva illuso. In seguito però tutti i tre calciatori svizzeri presentatisi sul dischetto (Streller, Barnetta e Cabanas) hanno fallito al cospetto del portiere ucraino.

Niente derby con l’Italia

“Eravamo qua per vincere, ma dobbiamo anche essere capaci di accettare la sconfitta”, ha rilevato l’allenatore Köbi Kuhn. “Fa male, ma sono convinto che tra qualche giorno ricorderemo solo i momenti belli e la grande impresa che abbiamo compiuto giungendo agli ottavi di finale”.

“Ci siamo battuti come dei leoni”, ha commentato da parte sua il laterale elvetico Ludovic Magnin. “Torniamo a casa senza aver subito una sola rete. Penso dunque che la Svizzera possa essere fiera di noi”.

E così sono stati i giocatori dell’est europeo, alla prima partecipazione ad un campionato del mondo, a gioire ed a proseguire il cammino in Germania.

Venerdì prossimo affronteranno l’Italia ad Amburgo, in un quarto di finale che giocatori e tifosi svizzeri guarderanno certamente con molto amaro in bocca.

Senza luce

La partita, estremamente tattica, è risultata tutt’altro che affascinante. Durante gran parte dei 120 minuti di gioco, le due squadre si sono reciprocamente bloccate, dando vita ad un confronto maschio e molto equilibrato nel quale sono tuttavia mancati lampi di genio o verticalizzazioni improvvise capaci di destabilizzare i due solidi apparati difensivi.

Sia al 90esimo minuto che al termine dei supplementari, i 45’000 spettatori presenti allo stadio Rhein-Energie di Colonia hanno sottolineato il loro disappunto per la scarsa qualità dello spettacolo con sonore bordate di fischi.

I molti tifosi svizzeri presenti sulle gradinate per sostenere i loro beniamini non hanno tuttavia mai smesso d’incitare la squadra, nella speranza che, prima o poi, qualcuno, a sorpresa, riuscisse a smuovere il risultato ad occhiali e portare la Svizzera tra le migliori otto compagini al mondo.

Due traverse

Dal punto di vista delle occasioni da rete, il meglio dell’incontro si è racchiuso in tre piccoli minuti, tra il 20esimo ed il 23esimo del primo tempo, quando gli attaccanti faro delle due compagini hanno provato tutta la loro pericolosità.

Dapprima è stato l’ariete ucraino Shevchenko a deviare di testa un centro di Kalinichenko scheggiando la traversa della porta svizzera. Tre minuti dopo, Alex Frei ha calciato magistralmente una punizione da 20-25 metri mandando il pallone a stamparsi proprio sull’incrocio dei pali.

In seguito, la partita si è fatta noiosa e poco decifrabile. A tratti la Svizzera, meno brillante rispetto all’ultimo incontro contro la Corea del Sud, è parsa in grado di assumere costantemente il controllo del gioco. Ma l’Ucraina, che nel secondo tempo si è fatta più coraggiosa e propositiva, non è stata da meno.

Speranze svanite

Come 12 anni fa nei Mondiali disputatisi in America, la Svizzera viene dunque estromessa allo stadio degli ottavi di finale. Nonostante l’obiettivo minimo iniziale sia stato effettivamente raggiunto, l’eliminazione rappresenta un vero peccato.

Dopo le anche brillanti prestazioni del primo turno (vittorie contro Corea del Sud e Togo, pareggio contro la Francia), la nazionale guidata da Köbi Kuhn, a differenza di quella di 12 anni fa, sembrava ancora “affamata” di successi e sufficientemente talentuosa e dinamica per proseguire l’avventura.

La rocciosa formazione ucraina e l’incapacità degli svizzeri di trasformare i calci di rigore hanno tuttavia rimandato i sogni rossocrociati ad un’altra occasione. Magari al 2008, quando Svizzera ed Austria ospiteranno i prossimi Campionati europei. Che, sin da oggi, diventano il prossimo grande obiettivo della giovane squadra svizzera.

swissinfo, Marzio Pescia

Lunedì sera a Colonia, la Svizzera ha disputato il suo terzo incontro valido per gli ottavi di finale di un Mondiale dell’intero dopoguerra.

I rossocrociati avevano vinto il primo, il 23 giugno 1954, a spese dell’Italia, sconfitta per 4-1 a Basilea. Il 2 luglio 1994 a Washington gli svizzeri erano invece stati eliminati dal torneo dopo la sconfitta per 3-0 contro la Spagna.

I migliori risultati della Svizzera ad un Mondiale risalgono al 1934, al 1938 e al 1954, quando la nazionale, a differenza di lunedì sera, era riuscita a qualificarsi per i quarti di finale.

Svizzera – Ucraina: 0-0 (0-3 dopo i calci di rigore)
Quest’anno in Germania, la Svizzera ha partecipato alla sua ottava fase finale di Coppa del mondo.
L’Ucraina, da parte sua, prende parte per la prima volta al torneo mondiale.

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