Nuove speranze per i malati di diabete
Dei ricercatori dell'Università di Zurigo hanno sviluppato una nuova terapia che non soltanto permette di curare i sintomi, ma pure di frenare il decorso della malattia.
I promettenti risultati ottenuti grazie ai test effettuati lasciano sperare nella futura possibile guarigione dal diabete di tipo 2.
Sotto la direzione dell’endocrinologo Marc Donath, i ricercatori zurighesi hanno identificato la molecola responsabile della morte delle cellule che producono insulina, la cosiddetta “interleukina- 1ß”.
Hanno inoltre testato un medicamento in grado di bloccare l’interleukina-1ß e privo di effetti collaterali. Riuscendo a bloccare la malattia, la cura dovrebbe avere effetti preventivi anche sulle complicazioni provocate dal diabete, come ad esempio i problemi cardiovascolari.
I risultati della ricerca sono pubblicati sull’ultimo numero del “New England Journal of Medicine”.
Combattere le cause
Ma guarire il diabete con questa nuova terapia è possibile? “Lo speriamo e io sono decisamente ottimista in merito, ma non abbiamo ancora la prova definitiva”, dice a swissinfo Donath. “Per questo parliamo di freno e non di guarigione. Ciò che è certo è che per la prima volta si combattono le cause e non le conseguenze del diabete”.
“Fino ad oggi si tentava semplicemente di ridurre il tasso glicemico senza andare veramente alla radice del male e quindi senza bloccare la progressione del diabete”, aggiunge.
Il paradigma è stato cambiato grazie a “dieci anni di lavoro: abbiamo combinato tanti piccoli pezzi di un puzzle, partendo dalla constatazione che lo zucchero era direttamente responsabile della morte delle cellule incaricate di produrre insulina”, spiega Donath.
Per il momento, non ci saranno tuttavia conseguenze per i pazienti. “Ma confidiamo nel fatto che tra 3-5 anni avremo dei grandi cambiamenti nella terapia del diabete”.
Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di diabete devono inoltre continuare a prestare attenzione ai chili di troppo.
Sempre più giovani colpiti
Il diabete di tipo 2, che tempo fa veniva chiamato il “diabete della vecchiaia”, colpisce sempre più anche persone giovani, diffondendosi in modo epidemico.
All’origine della malattia vi è un eccesso di alimenti che fa aumentare il fabbisogno di insulina prodotta da determinate cellule del pancreas.
In Svizzera sono circa 150’000 le persone che sanno di avere questa forma di diabete, ma si stima che altre 100’000 abbiano la malattia senza saperlo.
Il sovrappeso e la mancanza di attività fisica sono tra le cause principali dell’insorgere del diabete di tipo 2.
swissinfo e agenzie
Il diabete è una malattia cronica dovuta ad un’insufficiente produzione d’insulina da parte del pancreas.
L’aumento dei malati è correlato all’aumento dell’obesità nella popolazione mondiale.
Il diabete può causare problemi seri come ipertensione, un funzionamento anormale del metabolismo, cecità, infarti, ictus, danni ai vasi sanguigni che possono bloccare il flusso del sangue negli arti e condurre ad amputazioni.
Il diabete di tipo 2, che riguarda il 90% dei malati di diabete, si sta diffondendo a livello mondiale.
Oggi i malati sono circa 246 milioni, una cifra spaventosa secondo il professor Marc Donath. Ulteriori preoccupazioni sorgono dall’evoluzione prevista: tra 20 anni il numero di malati dovrebbe salire a 380 milioni di persone.
Il 46% dei pazienti colpiti da diabete 2 sono oggi compresi nella fascia d’età tra i 40 e i 59 anni. Ciò è all’origine di danni economici sostanziali, visto che queste persone perdono parte delle loro capacità produttive.
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